Nel suo lungo discorso, Dylan ha ringraziato gli altri che più lo hanno ispirato durante la carriera, iniziata nel Greenwich Village di New York all’alba degli anni ’60: Sonny and Cher, Joan Baez, The Byrds, Jimi Hendrix, Johnny Cash, Nina Simone e tanti altri. “Lei era la regina della musica folk – ha affermato Dylan dal palco, riferendosi a Joan Baez. – Ho imparato tutto da lei”.
Il cantautore ha ringraziato anche il produttore John Hammond, che ha avuto un ruolo chiave nella sua carriera, e gli artisti che hanno portato al successo le sue canzoni nel primissimo periodo, come Peter, Paul and Mary: “Hanno preso una mia canzone che ormai era morta e sepolta – ha dichiarato il menestrello, alludendo a Blowin’ In The Wind – non è così che l’avrei registrata io ma è stato un grandissimo successo”.
Beck, che ha trionfato ai Grammy Awards con l’album Morning Phase, ha suonato Leopard-Skin Pill-Box Hat; Bruce Springsteen, in compagnia di Tom Morello, ha eseguito il classico Knockin’ on Heaven’s Door, mentre Neil Young si è cimentato nell’immortale inno Blowin’ In The Wind.
Setlist:
Beck – “Leopard-Skin Pill-Box Hat”
Aaron Neville – “Shooting Star”
Alanis Morissette – “Subterranean Homesick Blues”
Los Lobo – “On A Night Like This”
Willie Nelson – “Señor (Tales Of Yankee Power)”
Jackson Browne – “Blind Willie McTell”
John Mellencamp – “Highway 61 Revisited”
Jack White – “One More Cup Of Coffee”
Tom Jones – “What Good Am I?”
Norah Jones – “I’ll Be Your Baby Tonight”
Dereck Trucks And Susan Tedeschi – “Million Miles”
John Doe – “Pressing On”
Crosby, Stills & Nash – “Girl From The North County”
Bonnie Raitt – “Standing In The Doorway”
Sheryl Crow – “Boots Of Spanish Leather”
Bruce Springsteen – “Knockin’ On Heaven’s Door”
Neil Young – “Blowin’ In The Wind”
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