Un maestro sperimentatore della voce e un chitarrista storico docente del Berkley College of Music di Boston. L’elettronica visionaria e il jazz puro. Più elementi si incontrano e si intersecano facilmente in un disco che al primo ascolto facile non è. Perché si può davvero viaggiare senza riferimenti scontati in musica se ad incontrarsi sono due artisti come Boris Savoldelli e Garrison Fewell.
La voce particolare del primo si insinua per poi espandersi nelle dolci pennate del secondo. Dieci brani forgiati su interpretazioni suadenti, nate da improvvisazioni altrettanto intriganti e viceversa.
Parte tutto dalla cover di Perfect Day di Lou Reed in una versione alquanto introversa che appare come un modo per avvicinarsi gradualmente all’ascoltatore. L’immaginario è differente nella successiva Silence Is Music, dove alcune poesie di Sun Ra (Cosmic Equation e Outer Darkness) vengono lette da Garrison Fewell, fa la sua unica apparizione con il clarinetto basso Luca Donini e passa sullo sfondo il piglio istintivo, alterato dall’elettronica, della voce di Boris Savoldelli.
Metà cover e metà brani originali. Sinceri e audaci, i due protagonisti del disco si destreggiano come pochi nell’arrangiamento più duro della lieve Softly, As In A Morning Sunrise, prima di manifestarsi attraverso le pulsioni generate dai sussulti viscerali della title track o di A Not So Foolish Heart. No Evil in Prison, poi, appare tanto semplice per il suo spirito blues primordiale, ma contiene in realtà numerosi dettagli messi in risalto da un dialogo mirabile tra Savoldelli e Fewell.
Electric Bat Conspiracy fonde amabilmente due significative personalità artistiche e si presenta tutt’altro che semplice al primo passaggio. Ma è proprio tra le pieghe arzigogolate sempre rintracciabili negli ascolti successivi che si nasconde un coraggio non convenzionale da premiare con lode.
La voce particolare del primo si insinua per poi espandersi nelle dolci pennate del secondo. Dieci brani forgiati su interpretazioni suadenti, nate da improvvisazioni altrettanto intriganti e viceversa.
Parte tutto dalla cover di Perfect Day di Lou Reed in una versione alquanto introversa che appare come un modo per avvicinarsi gradualmente all’ascoltatore. L’immaginario è differente nella successiva Silence Is Music, dove alcune poesie di Sun Ra (Cosmic Equation e Outer Darkness) vengono lette da Garrison Fewell, fa la sua unica apparizione con il clarinetto basso Luca Donini e passa sullo sfondo il piglio istintivo, alterato dall’elettronica, della voce di Boris Savoldelli.
Metà cover e metà brani originali. Sinceri e audaci, i due protagonisti del disco si destreggiano come pochi nell’arrangiamento più duro della lieve Softly, As In A Morning Sunrise, prima di manifestarsi attraverso le pulsioni generate dai sussulti viscerali della title track o di A Not So Foolish Heart. No Evil in Prison, poi, appare tanto semplice per il suo spirito blues primordiale, ma contiene in realtà numerosi dettagli messi in risalto da un dialogo mirabile tra Savoldelli e Fewell.
Electric Bat Conspiracy fonde amabilmente due significative personalità artistiche e si presenta tutt’altro che semplice al primo passaggio. Ma è proprio tra le pieghe arzigogolate sempre rintracciabili negli ascolti successivi che si nasconde un coraggio non convenzionale da premiare con lode.
