08/08/2013

Get Up! Stand Up!

Quando Springsteen, i Police, Peter Gabriel e gli U2 cantavano per Amnesty International. Su due dvd (e separatamente su doppio cd)

C’è stato un tempo in cui la sigla Amnesty International ha coinciso con grande musica e grandi eventi rock. Tra il 1986 e il 1998 sono stati più di uno i concertoni messi in piedi per raccogliere fondi ma soprattutto per sensibilizzare le masse sul tema dei diritti umani. Il punto più alto è stato raggiunto nel 1988 con lo Human Rights Now!, un vero e proprio tour mondiale dal cast stellare: venti maratone musicali con Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman e Youssou N’Dour, ai quali si aggiungeva di data in data la stella locale (in Italia, a Torino, toccò a Claudio Baglioni… impegnato più a evitare il lancio di oggetti sul palco che a cantare, ma questa è un’altra storia).

In occasione del venticinquesimo anniversario di questo, ecco un doppio dvd e relativo doppio cd che celebra quell’epoca e ne rinverdisce la causa umanitaria, dal momento che i proventi delle vendite andranno ad Amnesty. Trenta pezzi, selezionati tra l’ultima data di A Conspiracy Of Hope, un tour Usa in sei date del 1986, il concerto finale dello Human Rights Now! a Buenos Aires, e poi gli eventi unici del 1990 in Cile (An Embrace Of Hope) e del 1998 a Parigi (The Struggle Continues). Dodici anni di rock e world music con momenti di altissimo livello. I video sono stati tirati a lucido (per quanto possibile trattandosi di riprese televisive e non su pellicola), e l’audio portato a un dolby surround 5.1. Si può godere dell’evoluzione (e dell’invecchiamento) di alcuni che hanno partecipato a tutti gli eventi (si passa dal Gabriel tarantolato e iperspallinato del 1986 a quello ingrigito e un po’ imbolsito del 1998) come di stelle “imprescindibili” al momento poi appannatesi, come Bryan Adams o Tracy Chapman.

Lasciano perplessi solo alcune scelte nella composizione della scaletta. Se l’anniversario dello Human Rights Now! è stato lo spunto per questa uscita, perché lasciargli quasi meno spazio che agli altri eventi, con solo cinque pezzi? E tra questi nessuno dei duetti che costituivano i veri momenti topici di quel tour: non c’è traccia purtroppo traccia di Sting e il Boss insieme in The River o Tracy Chapman e Peter Gabriel a passarsi la palla in Don’t Give Up. D’altro canto tutto in un doppio dvd non poteva starci e trenta pezzi sono comunque una selezione generosa che rende bene l’idea di quella che è stata un’esperienza forse irripetibile. E comunque non mancano esibizioni da brivido o dal grande valore documentaristico, come la reunion momentanea dei Police nel concerto del 1986 che, fino al tour del 2007, fu l’ultima occasione per vedere il terzetto all’opera, peraltro in grande forma a dispetto delle tensioni tra Sting e gli altri.

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