19/02/2018

Nic Cester & The Milano Elettrica

La serata finisce presto, perché il repertorio è ancora breve… ma ci sono tutti i presupposti perché possa crescere con un frontman e con un gruppo così
Quando ha pubblicato questo suo primo album solista si è capito che era qualcosa di diverso rispetto al rock del suo gruppo, i Jet. Ma è altrettanto vero che il gusto italiano dei Calibro 35 in studio e in maniera ancor più tangibile quello della Milano Elettrica nei live non possono prescindere dal suo animo rock e dalla sua voce così impeccabile e graffiante.
 
Nic Cester ha proposto per intero dal vivo il suo nuovo album Sugar Rush nell’ultima delle tre date previste di questo breve tour (le precedenti sono state il 15 febbraio al Monk di Roma e il 16 al Locomotiv di Bologna).
Milano, Santeria Social Club, ore 22. Si inizia (e si finisce) col sottofondo di O mia bela Madunina, perché il contesto è importante anche per Nic Cester, australiano ma con nonni friulani, che vive in Italia ormai da qualche anno. Poi la band prende posto e inizia a suonare e infine arriva il frontman dei Jet: si parte subito con uno dei singoli, Eyes On The Horizon, che dal vivo, non è scontato dirlo, suona ulteriormente con quel qualcosa in più proprio come dovrebbe.
E anche Nic Cester aggiunge quel qualcosa in più, perché suona spesso insieme al gruppo, imbracciando o la chitarra elettrica o la classica con cui accompagna solo, ma si sente. Eccome se si sente. Il tutto sprigiona un’energia che il cantante condivide anche scendendo a un certo punto in mezzo al pubblico per cantare.
La scaletta cresce in intensità quando vengono proposti di seguito il primissimo singolo Psichebello, il nuovo Hard Times e Shine On, pezzo suonato da Cester senza band e solo con la chitarra classica e con le strofe in italiano rese nella nostra lingua da Mogol. Il brano, title track dell’album dei Jet del 2006, è dedicato al padre di Nic Cester, scomparso qualche anno prima per un male incurabile.
 
Sergio Carnevale (Bluvertigo), Daniel Plentz (Selton), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Roberto Dragonetti, Raffaele Scogna e Domenico Mamone vengono raggiunti verso la fine da Ricardo Levy ed Eduardo Stein Dechtiar dei Selton per introdurre il momento bis: davvero una Milano (Super) Elettrica.
La serata finisce presto, perché il repertorio è ancora breve… ma ci sono tutti i presupposti perché possa crescere con un frontman e con un gruppo così.

 

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