26/02/2013

Pink Floyd. Storie e segreti

Un tesoro di curiosità e rivelazioni per collezionisti a cura di cinque grandi appassionati italiani

The Lunatics è il nickname che nasconde cinque grandi appassionati: Nino Gatti, Stefano Girolami, Danilo Steffanina, Stefano Tarquini e Riccardo Verani. Insieme costituiscono un team vincente che mette in fila, senza un ordine particolare, una chicca dietro l’altra. Si inizia con le memorie del famoso club londinese Ufo per poi esplorare con attenzione le rare visite italiane della band: l’obiettivo fruga nei meandri del tour del 1968 (i Floyd suonarono due concerti al Piper di Roma) e in quello caotico del 1971, dove gli autori chiariscono finalmente la location del primo concerto, quello del 19 giugno (non fu né a Milano, come pianificato originariamente, né a Bologna, come pubblicizzato sui giornali, ma a Brescia).

Grande attenzione viene data all’aspetto iconografico, analizzando i poster dell’era psichedelica e alcune copertine, raccontando le variazioni e i misteri nascosti in artwork di inaudita complessità come quelli di A Saucerful Of Secrets, Ummagumma, Wish You Were Here e A Nice Pair. Restando in tema grafico, le curiosità sono infinite: edizioni giapponesi (con la caratteristica fascetta verticale OBI), etichette differenti, titoli tradotti in altre lingue o storpiati da grafici locali disattenti. Per non parlare delle parodie (decine le copertine ironicamente ispirate a Dark Side o Atom Heart Mother) e delle rarità (gli autori chiudono presentando i 10 vinili più rari in assoluto). Un appassionante capitolo è poi dedicato a Zabriskie Point e al complesso rapporto col regista Antonioni, che ebbe il coraggio di scartare cinque pezzi dei Floyd, riportando anche il testo dell’esilarante Christmas Song, unica canzone mai cantata da Nick Mason, mentre di Atom Heart Mother vengono raccontate tutte le performance con l’orchestra. Gustosa poi la demolizione del mito secondo cui nel testo di San Tropez (da Meddle) sarebbe citata Rita Pavone: l’equivoco nacque da una raccolta di testi ciclostilata diffusa in Italia alla fine degli anni ’70, con le parole trascritte a orecchio, poi curiosamente stampata anche in libri “veri”.

Sul piano critico, è molto interessante la disamina di Wish You Were Here e Animals, sorta di parto gemellare creativo da parte di Waters poi suddiviso in due momenti distinti. Per finire uno scoop: l’intervista esclusiva a Jenny Spires, fidanzata di Syd Barrett. Il tutto confezionato in maniera splendida (tutto a colori, carta di grande qualità), come nella più classica tradizione della Giunti. Si può chiedere di più?

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