“The Endless River nasce dalle sessioni musicali per Division Bell nel 1993 – ha dichiarato David Gilmour -. Abbiamo ascoltato oltre 20 ore di musica suonata da noi tre e abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare per questo nuovo album. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, ri-registrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album dei Pink Floyd da 21° secolo. Rick se ne è andato e con lui anche la possibilità per sempre di rifare quei brani, quindi ci è sembrato giusto rendere disponibili, come parte del nostro catalogo, queste versioni rivisitate e rilavorate.”
“L’album è un tributo a Rick – ha commentato Nick Mason – un modo per riconoscergli che ciò che faceva e come suonava era proprio il cuore del suono dei Pink Floyd. Riascoltando quelle vecchie registrazioni mi ha riportato alla mente quanto fosse speciale il suo modo di suonare. “
The Endless River è essenzialmente un album strumentale diviso in “quattro parti” con una canzone, “Louder Than Words”, il cui nuovo testo è stato scritto da Polly Samson.
Il concetto dietro alla potente immagine di un uomo che rema su un “fiume” di nuvole è stata creata da Ahmed Emad Eldin, un artista digitale egiziano di 18 anni. L’immagine di Ahmed è stata poi ricreata da Stylorouge, un’agenzia inglese di design premiata con numerosi riconoscimenti. A Londra, la copertina di The Endless River apparirà su un’installazione cubica illuminata alta 8 metri a South Bank, mentre in centro a Milano un poster di 500 metri quadri avvolgerà un celebre palazzo degli anni ’20, all’angolo tra via Turati e via Moscova.
Le copertine degli album dei Pink Floyd, principalmente creati da Storm Thorgerson dello studio Hipgnosis, sono leggendarie tanto quanto la loro musica. Storm è mancato nel 2013 e il compito di trovare un’immagine che portasse avanti il lascito del graphic designer è stato affidato a Aubrey ‘Po’ Powell, partner di Storm al Hipgnosis.
Po ha dichiarato: “Quando abbiamo visto l’immagine di Ahmed ci sono venuti subito in mente i Pink Floyd, aveva una sorta di risonanza floydiana. E’ enigmatica e aperta a varie interpretazioni, perfetta per un album intitolato The Endless River.”
SIDE 1
Things Left Unsaid
It’s What We Do
Ebb And Flow
SIDE 2
Sum
Skins
Unsung
Anisina
SIDE 3
The Lost Art of Conversation
On Noodle Street
Night Light
Allons-y (1)
Autumn’68
Allons-y (2)
Talkin’ Hawkin’
SIDE 4
Calling
Eyes To Pearls
Surfacing
Louder Than Words