Il Blue Note è il tempio del jazz, e Simona Molinari è una delle dee che lo abitano. Il 28 e il 29 aprile la cantante di origini napoletane, aquilana d’adozione, ha messo in scena uno spettacolo di musica e parole per rendere omaggio, nel centenario della sua nascita, alla “First Lady Of Song”, Ella Fitzgerald.
Senza il timore di misurarsi con un talento indiscusso come quello di Ella, la Molinari celebra uno dei suoi punti di riferimento musicali con umiltà, passione e grande professionalità. Un racconto che parte da quell’inaspettato provino a cui Ella Fitzgerald si presenta per ballare, scoprendo, invece, di avere il dono della voce, la sua unica ed inimitabile voce. I sogni, le sofferenze, gli amori travagliati e la malattia degli ultimi anni fanno da sfondo alla musica che ha reso celebre Ella in tutto il mondo: A-Tisket, A-Tasket del 1938, In A Sentimental Mood, e c’è naturalmente spazio anche per i grandi compositori che per lei hanno scritto, tra tutti Duke Ellington e George Gershwin, la cui The Man I Love è interpretata da Simona Molinari in uno dei momenti più intensi e suggestivi della serata.
Sul palco con lei una band di musicisti eccelsi: Gian Piero Lo Piccolo al clarinetto e al sax, Fabio Colella alla batteria, Claudio Filippini al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso, e la special guest Mario Ottolini al trombone, che ha simpaticamente e ironicamente vestito i panni del grande Louis Armstrong, assecondando la Molinari in simpatici sketch, ed ha incantato il pubblico suonando alcune conchiglie autentiche della sua collezione.
“Prima ancora che uno stile o una particolare tecnica vocale, quello che realmente mi ha trasmesso la musica di Ella Fitzgerald è stato imparare a sognare. Così, ad un certo punto, ho iniziato a sognare di fare la cantante”. Simona introduce così alcuni dei più conosciuti pezzi del suo repertorio, che non potevano mancare: Egocentrica, la prima canzone con cui ha iniziato a farsi conoscere, la sua versione di In cerca di te (Sola me ne vo per la città) di Natalino Otto, e il pezzo col quale è salita qualche anno fa sul palco di Sanremo insieme a Peter Cincotti, La felicità.
Il bis è un ultimo saluto a Ella, con Mr Paganini e Everytime We Say Goodbye. Un sentito tributo a uno dei più grandi talenti del jazz, che la voce di Simona Molinari ha saputo omaggiare con classe, eleganza e profondo rispetto.
Senza il timore di misurarsi con un talento indiscusso come quello di Ella, la Molinari celebra uno dei suoi punti di riferimento musicali con umiltà, passione e grande professionalità. Un racconto che parte da quell’inaspettato provino a cui Ella Fitzgerald si presenta per ballare, scoprendo, invece, di avere il dono della voce, la sua unica ed inimitabile voce. I sogni, le sofferenze, gli amori travagliati e la malattia degli ultimi anni fanno da sfondo alla musica che ha reso celebre Ella in tutto il mondo: A-Tisket, A-Tasket del 1938, In A Sentimental Mood, e c’è naturalmente spazio anche per i grandi compositori che per lei hanno scritto, tra tutti Duke Ellington e George Gershwin, la cui The Man I Love è interpretata da Simona Molinari in uno dei momenti più intensi e suggestivi della serata.
Sul palco con lei una band di musicisti eccelsi: Gian Piero Lo Piccolo al clarinetto e al sax, Fabio Colella alla batteria, Claudio Filippini al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso, e la special guest Mario Ottolini al trombone, che ha simpaticamente e ironicamente vestito i panni del grande Louis Armstrong, assecondando la Molinari in simpatici sketch, ed ha incantato il pubblico suonando alcune conchiglie autentiche della sua collezione.
“Prima ancora che uno stile o una particolare tecnica vocale, quello che realmente mi ha trasmesso la musica di Ella Fitzgerald è stato imparare a sognare. Così, ad un certo punto, ho iniziato a sognare di fare la cantante”. Simona introduce così alcuni dei più conosciuti pezzi del suo repertorio, che non potevano mancare: Egocentrica, la prima canzone con cui ha iniziato a farsi conoscere, la sua versione di In cerca di te (Sola me ne vo per la città) di Natalino Otto, e il pezzo col quale è salita qualche anno fa sul palco di Sanremo insieme a Peter Cincotti, La felicità.
Il bis è un ultimo saluto a Ella, con Mr Paganini e Everytime We Say Goodbye. Un sentito tributo a uno dei più grandi talenti del jazz, che la voce di Simona Molinari ha saputo omaggiare con classe, eleganza e profondo rispetto.