Syd Barrett catatonico, Brian Jones perfido e narciso, il “killer” Jerry Lee Lewis e il maledetto Johnny Thunders, gli Happy Mondays in un letto in fiamme, Keith Richards risorto dalle overdose, Roky Erickson perso nelle nebbie e Lou Reed con le croci celtiche sui capelli rasati. Un campionario di umanità derelitta e schiava dei propri eccessi. Un catalogo di celebri rockstar raccontate da un giornalista che ha vissuto un’epoca d’oro e dannazione, di grandi numeri in classifica e miserie umane, di lustrini e nefandezze. Nick Kent ha raccolto alcuni dei suoi migliori pezzi per testate come
NME , Mojo e Spin, dand o ad alcuni una nuova veste di saggio: è il caso dei magnifici excursus su Rolling Stones e Beach Boys, in particolare il secondo, a tratti straziante nel raccontare la maledizione di Brian Wilson. L’autore affronta la sua Dark Stuff con ironico distacco: ha visto le difficoltà di Johnny Cash, la decadenza di Serge Gainsbourg e la tragedia di Sid Vicious, ne è uscito con qualche acciacco e non si lancia in moralismi di sorta. Anzi si chiede: «Un’alternativa? Una lunga vita e un mondo pieno di miti musoni come Belle And Sebastian».26/02/2013
Beach Boys
Belle And Sebastian
Brian Jones
Brian Wilson
Happy Mondays
Jerry Lee Lewis
Johnny Cash
Johnny Thunders
Keith Richards
Lou Reed
Nick Kent
Roky Erickson
Rolling Stones
Serge Gainsbourg
Sid Vicious
Syd Barrett
The Dark Stuff
The Dark Stuff
Donato Zoppo
Peccatori, viziosi e dannati: le vite perdute di 24 rocker. Il giornalista inglese Nick Kent raccoglie e rielabora alcuni dei suoi migliori articoli