20/04/2025

Who, Zak Starkey licenziato e poi reintegrato nella band

Il figlio di Ringo Starr è ancora il batterista degli Who. L’annuncio è arrivato dopo pochi giorni dall’allontanamento

 

Un licenziamento che non è durato nemmeno una settimana per Zak Starkey, batterista degli Who, che è stato allontanato dal gruppo solo qualche giorno fa.

 

A dare la notizia del reintegro è stato Pete Townshend con un post su Instagram e poi condiviso anche sul sito ufficiale del gruppo: “Notizia flash! Gli Who tornano con Zak! – si legge nel comunicato. – A Zak non è stato chiesto di lasciare gli Who. Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati, da entrambe le parti, che dovevano essere affrontati e che abbiamo risolto felicemente”.

 

 

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Un post condiviso da The Who (@officialthewho)

 

Pete Townshend nella dichiarazione ha poi aggiunto: “Roger [Daltrey] e io vorremmo che Zak rendesse più essenziale il suo stile di batteria, evolutosi di recente, per adattarlo alla nostra formazione priva di orchestra, e lui ha accettato senza problemi. Mi assumo la responsabilità di questa confusione. I nostri concerti alla Royal Albert Hall sono stati un po’ complicati per me. Pensavo che quattro settimane e mezzo fossero sufficienti per riprendermi da una protesi al ginocchio… mi sbagliavo!”

 

Uno dei live ai quali fa riferimento il chitarrista è anche quello in cui Roger Daltrey si è arrabbiato durante The Song Is Over, suonata per la prima volta dal gruppo nella sua storia; il cantante ha voluto interrompere il brano dopo una sola strofa. “Per cantare questa canzone ho bisogno di sentire la tonalità, e non ci riesco, – ha dichiarato dal palco. – Tutto ciò che sento è la batteria che fa bum, bum, bum. Non posso cantare così. Mi dispiace”.

 

 

I problemi per la performance sarebbero sorti anche per un soundcheck troppo breve, come spiega lo stesso Townshend: “Forse non abbiamo dedicato abbastanza tempo al controllo del suono, e questo ci ha creato problemi sul palco. Il suono al centro palco è sempre il più difficile da gestire. Roger non ha fatto nulla di sbagliato, se non aggiustarsi gli auricolari. Zak ha commesso qualche errore e si è scusato”.

 

La situazione si era fatta complicata da mercoledì scorso quando, dopo i live degli Who alla Royal Albert Hall, era stato diffuso un comunicato ufficiale da parte di un portavoce del gruppo: “La band ha preso la decisione collettiva di separarsi da Zak dopo questa serie di concerti. La band nutre soltanto ammirazione per lui e gli augura il meglio per il futuro”.

 

Questa notizia era stata commentata dallo stesso figlio di Ringo Starr il giorno stesso con queste parole: “Sono molto orgoglioso dei quasi trent’anni trascorsi con gli Who. Indossare i panni del mio padrino, lo ‘zio Keith’, è stato il più grande onore della mia vita. Resto il loro fan numero uno. Gli Who sono stati come una famiglia per me. Dopo aver suonato quei brani per così tanti anni, sono sorpreso e amareggiato che qualcuno abbia avuto da ridire sulla mia performance di quella sera… ma che posso farci?”

 

Alla fine è stata “solo” una lite furibonda che però si è ricomposta sabato: “Siamo una famiglia. La cosa è esplosa troppo in fretta e ha preso troppo ossigeno. Ora è finita – ha dichiarato Townshend. – Andiamo avanti con ottimismo”.

 

A proposito di Daltrey, il chitarrista ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda Roger, il pubblico potrà godersi i suoi prossimi concerti da solista con il suo favoloso batterista, Scott Devours, che si vociferava potesse sostituire Zak negli Who e che ha sempre supportato la band. Devo delle scuse a Scott per non aver spento quella voce sul nascere. È rimasto ferito dalla situazione. Prometto che gli offrirò da bere e lo abbraccerò”.

 

Anche Zak Starkey ha condiviso la dichiarazione ufficiale sul suo profilo Instagram, accompagnata da queste parole: “Sono grato di far parte della famiglia Who. Grazie Roger e Pete”.

Zak Starkey - Pete Townshend

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