Eric Clapton - To Save A Child

Eric Clapton, “To Save A Child”

Uscirà il prossimo 12 luglio in vari formati fisici, ma è già disponibile in digitale, l’album live To Save A Child di Eric Clapton

 

L’intimo concerto di Eric Clapton To Save A Child, tenutosi a Londra davanti a un piccolo pubblico l’8 dicembre 2023, è ora disponibile in digitale. Sarà disponibile dal 12 luglio su vinile, CD e Blu-Ray.

 

 

Il set di Eric di questo live includeva Tears In Heaven, Layla, River Of Tears, Got To Get Better In A Little While e una versione molto speciale di Give Me Love (Give Me Peace On Earth) di George Harrison con l’apparizione come ospite del figlio dell’ex componente dei Beatles Dhani Harrison. La pubblicazione include anche una nuovissima traccia in studio e un video intitolato Prayer of a Child:

 

 

Filmato e registrato presso gli RD Studios di Park Royal, Londra, la band di Eric era composta per l’occasione da Doyle Bramhall II, Nathan East, Sonny Emory, Tim Carmon, Sharon White e Katie Kissoon.

Il ricavato sarà devoluto in favore dei bambini di Gaza.

 

To Save A Child Tracklist:

1. Voice of a Child – Live
2. Tears In Heaven – Live
3. Layla – Live
4. Nobody Knows You When You’re Down and Out – Live
5. Key To The Highway – Live
6. Hoochie Coochie Man – Live
7. River Of Tears – Live
8. Got To Get Better In A Little While – Live
9. The Sky Is Crying – Live
10. Crossroads – Live
11. Give Me Love (Give Me Peace on Earth) (With Dhani Harrison) – Live
12. Prayer of a Child – Studio Recording

 

 

 

 

Eric Clapton, infine, sarà protagonista in Italia il prossimo 2 giugno al Lucca Summer Festival (qui tutte le info).

David Gilmour - London 2024 - 01 - Copyright Anton Corbijn

David Gilmour, il nuovo album sarà “Luck and Strange”. Già disponibile il primo singolo

Sarà pubblicato il prossimo 6 settembre Luck and Strange, il nuovo album di David Gilmour. Intanto è già disponibile il primo brano estratto dal lavoro, The Piper’s Call

 

Già mesi prima che si muovesse qualcosa sui social, era chiaro che David Gilmour fosse in procinto di pubblicare un nuovo album. Gli indizi nelle interviste sparse, gli accenni al nuovo materiale, poi le foto in studio che confermavano le supposizioni. Ma del disco e della data di uscita, non si sapeva nulla. Si pensava ci sarebbe voluto ancora del tempo prima di poter ascoltare qualcosa di nuovo, prima di poter finalmente svelare l’album e la sua tracklist. Ma Gilmour ha sorpreso tutti, utilizzando foto del periodo di registrazione del disco per confondere i fan, per poi annunciare improvvisamente l’uscita del disco con tutte le informazioni del caso.

Il nuovo lavoro in studio di David Gilmour si intitolerà Luck and Strange e sarà disponibile in versione fisica e digitale a partire dal 6 settembre. Una data non come le altre per i fan dei Pink Floyd, essendo il compleanno di Roger Waters (infatti in rete si stanno già tessendo le più fantasiose congetture su presunte frecciate all’ex leader della band, visti i rapporti notoriamente “non idilliaci” tra i due)…

Tornando al disco, Luck and Strange è stato registrato tra Brighton e Londra nell’arco di cinque mesi, è stato prodotto da David insieme a Charlie Andrew, rinomato produttore britannico noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Marika Hackman e degli ALT-J.

A raccontare come sia nata la collaborazione è lo stesso Gilmour: “Abbiamo invitato Charlie Andrew a casa per ascoltare alcuni demo e fin da subito si è posto in maniera diretta con frasi come: ‘perché ci deve essere un assolo di chitarra?’ O ‘i brani devono tutti sfumare? Non possono semplicemente finire?’. Ha una meravigliosa mancanza di conoscenza e rispetto per il mio passato musicale. È molto diretto e non si lascia intimidire in alcun modo, e questo mi piace molto. È ottimo per me, perché l’ultima cosa che voglio è che le persone con cui lavoro si rimettano a me”.

La maggior parte dei testi, seguendo una tradizione trentennale dai tempi dei Pink Floyd di The Division Bell fino agli album solisti, sono stati curati da Polly Samson, moglie e co-autrice di Gilmour: “Luck and Strange affronta la vita focalizzandosi sull’invecchiamento – ha raccontato Polly – il tema della mortalità è una costante. Lavorare con Charlie Andrew è stato liberatorio, vuole sapere di cosa parlano le canzoni e vuole che tutti quelli che le suonano abbiano le idee chiare sui testi e che da essi dipenda il loro modo di suonare. L’ho amato particolarmente per questo motivo”.

L’album include otto brani inediti e una rivisitazione di Between Two Points dei Montgolfier Brothers. La grafica e le foto sono curate da Anton Corbijn, copertina compresa, che prende ispirazione da un testo scritto da Charlie Gilmour, figlio di David, per la canzone finale dell’album, Scattered.

Luck and Strange vanta la collaborazione di David Gilmour con Guy Pratt e Tom Herbert al basso, Adam Betts, Steve Gadd e Steve DiStanislao alla batteria, Rob Gentry e Roger Eno alle tastiere, e Will Gardner per i cori e gli arrangiamenti degli archi. Ad impreziosire la tracklist ci sarà infine anche una sorpresa: nella title track del disco suona anche il compianto Richard Wright, direttamente da una jam nel fienile di casa Gilmour del 2007.

È inoltre disponibile da ieri in digitale e da oggi con il videoclip ufficiale The Piper’s Call, singolo di lancio del disco. Un brano malinconico che si schiude con un’atmosfera eterea, scandita dagli arpeggi di chitarra, fino all’entrata della calda voce di Gilmour. Un guardarsi indietro, tirare le somme su quanto vissuto e su quanto appreso, che racchiude differenti universi sonori della produzione solista di Gilmour e che non scende a compromessi né nella struttura né nella scrittura, ma spicca per sincerità. Immancabile il solo finale, indiscusso marchio di fabbrica: David Gilmour è davvero tornato.

 

 

Questa è la tracklist di Luck and Strange:

1. Black Cat

2. Luck and Strange

3. The Piper’s Call

4. A Single Spark

5. Vita Brevis

6. Between Two Points – with Romany Gilmour

7. Dark and Velvet Nights

8. Sings

9. Scattered

Bonus Tracks

Yes, I Have Ghosts

Luck and Strange (Original Barn Jam)

 

Per quanto riguarda il tour non c’è ancora nulla di ufficiale circa il suo inizio, ma lo stesso Gilmour ha confermato in un’intervista ad Uncut di essere al lavoro anche sul fronte live e di sentirsi riluttante a fare brani del periodo d’oro dei Pink Floyd – gli anni ’70 – ma che vorrebbe fossero rappresentati un po’ di più gli altri decenni di storia della band: “Ci sarà almeno un pezzo dagli anni ’60. In passato abbiamo fatto Astronomy Domine. È divertente e mette la gente dell’umore giusto. E poi ci sono le canzoni da A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. Voglio dire, per me High Hopes vale quanto qualunque cosa abbiamo fatto prima”

(in foto Paul McCartney; autore: Jimmy Baikovicius, copyright: @ jikatu)

Paul McCartney, “Let It Be” live insieme agli Eagles

Durante la serata per ricordare il compianto Jimmy Buffett, Paul McCartney ha suonato Let It Be insieme agli Eagles

 

Lo scorso 11 aprile all’Hollywood Bowl di Los Angeles si è tenuto lo show tributo a Jimmy Buffett e nell’occasione Paul McCartney, ha eseguito Let It Be dei suoi Beatles, accompagnato dagli Eagles, dopo una breve introduzione del frontman dei Foo Fighters Dave Grohl, non prima di aver ricordato quanto il singer-songwriter americano, scomparso a settembre 2023, sia stato di ispirazione per tanti:

Questa esibizione è arrivata circa una settimana prima dell’annuncio della proiezione su Disney+ dal prossimo 8 maggio di Let It Be del 1970, film diretto dal regista Michael Lindsay-Hogg, restaurato dal team di Peter Jackson, quest’ultimo già regista a sua volta della miniserie uscita nel 2021 The Beatles: Get Back.

 

Tornando alla serata dal titolo Keep the party going: a tribute to Jimmy Buffett tanti, oltre a quelli già citati, sono stati gli artisti che si sono avvicendati sul palco, tra cui Brandi Carlile, Kenny Chesney, Jon Bon Jovi, Zac Brown e Snoop Dogg. E per il gran finale del live tutti hanno voluto intonare Margaritaville, per ricordare una volta di più Buffett col suo brano di maggior successo:

 

Paolo Saporiti - Grandi verità - Live - Jam TV

Paolo Saporiti – Grandi verità (Live)

Grandi verità è il brano che Paolo Saporiti ci fa ascoltare dal vivo in versione voce e chitarra negli studi di Jam TV

 

Parte da un monologo che propone abitualmente anche nei live Paolo Saporiti per arrivare poi subito a Grandi verità. Il brano fa parte del suo nuovo album La mia falsa identità, pubblicato da OrangeHomeRecords/Believe Music Italia. Si tratta del nono disco in studio che il cantautore milanese definisce ‘definitivo’ per svariate ragioni: la mole di lavoro, i tempi di realizzazione, i contributi artistici e l’impegno economico profusi.

 

Paolo Saporiti sta presentando il suo album dal vivo e tutte le date sono sul sito ufficiale del cantautore.

 

I brani contenuti nel disco sono venti, suddivisi in due capitoli: Lo sfratto e La Zattera. Il primo è inteso nell’accezione canonica di “estromissione delle persone da un domicilio” ma racconta anche di un dolce tipico di Pitigliano, la Gerusalemme toscana, realizzato a forma di piccolo bastone, per ricordare l’oggetto che il messo governativo usava per segnalare agli abitanti – bussando appunto alle porte – che era giunta l’ora di raggiungere il resto della comunità, nel ghetto, durante la cacciata del XVII secolo. I pasticcieri pensarono così di creare un dolce che potesse tenere viva quella memoria; il secondo capitolo invece cita il quadro di Géricault La zattera della Medusa (1818-19) in cui è rappresentato il naufragio della Medusa. Un caso che fece grande scalpore all’epoca di una nave naufragata davanti alle coste francesi. I sopravvissuti si abbandonarono ad atti di cannibalismo, nel nome della sopravvivenza.

“La mia falsa identità potrebbe rappresentare tanto la fine del percorso intrapreso fino a ora, quanto un nuovo inizio. Un punto di svolta sicuro nella visione e nella proposta di me stesso. Ci arrivo a 50 anni, con un cammino importante alle spalle, e dopo la pandemia. Ho voluto unire aspetti autobiografici, più o meno evidenti, vissuti introspettivi e punti di vista poetici sul sociale, sul mondo e sulla vita stessa, ma la mia cifra rimane comunque un insieme di fantasia, di sogno e di rielaborazione del lutto, di ricerca della felicità, tramite l’assunzione della sofferenza e della musica come compagna di crescita essenziale e metafora per la vita”, afferma Saporiti.

L’album è nato dall’iconico incontro tra la chitarra acustica e la voce di Paolo Saporiti, questa volta valorizzati dallo stretto rapporto intessuto con le orchestrazioni e l’elettronica ed il lavoro precedentemente sperimentato sul progetto Acini live vissuto con Alberto N. A. Turra alla chitarra elettrica e Lucio Sagone alla batteria.

La scrittura del violoncellista Stefano Cabrera (GnuQuartet, Gnus Cello) e del produttore Raffaele Abbate, l’elettronica cinematica ed emozionale, la cura per i dettagli, rendono La mia falsa identità un lavoro discografico maturo, ispirato a un concetto di fondo lasco magari, sfaccettato e multiforme, ma proprio per questo estremamente contemporaneo: la confusione, la molteplicità e l’incontro/scontro delle identità, dopo la caduta degli ideali, degli dei e dei muri, non è mai stata tanto evidente come oggi.

Il disco gode anche dei featuring di Mario Arcari (De André, Fossati, Capossela, Paoli) e il suo oboe d’amore nel brano Un sogno ancora da inventare e dell’ensemble GnuQuartet (De Gregori, Fabi, Meta, Afterhours, Bersani, per citarne alcuni) in L’autobomba.

Banco Del Mutuo Soccorso - Nocenzi e Di Giacomo - Nati liberi

Banco Del Mutuo Soccorso – Il primo incontro tra Vittorio Nocenzi e Francesco Di Giacomo

Vittorio Nocenzi racconta la prima volta in cui ha incontrato Francesco Di Giacomo per poi dare vita al Banco Del Mutuo Soccorso

 

Si è tenuta qualche sera fa in una sede gremita dell’Associazione Vinile Italiana di Via Washington a Milano la presentazione del libro Nati Liberi, la storia del Banco Del Mutuo Soccorso, raccontata da Vittorio Nocenzi insieme a Francesco Villari.
Un’occasione preziosa per ascoltare dalla voce di Nocenzi le origini del Banco e la storia dietro alcune canzoni storiche del gruppo. Tra gli aneddoti più significativi raccontati da Nocenzi, c’è stato indubbiamente quello del primo incontro con il compianto Francesco Di Giacomo, voce indimenticabile del Banco, scomparso nel 2014. Fu grazie all’intercessione scherzosa di Marcello Todaro, ex chitarra del gruppo, che i due si conobbero.

Da quei giorni sono passati più di 50 anni, cinquant’anni di storia di una delle band più grandi del panorama rock italiano, che potrete scoprire o riscoprire nel libro Nati Liberi, che ne racconta versione ufficiale sfatando miti e leggende.

 

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Nati Liberi è la storia del Banco del Mutuo Soccorso raccontata dalla viva voce del fondatore Vittorio Nocenzi, considerato tra i più importanti tastieristi e compositori di sempre. Una preziosa testimonianza che traccia il percorso del gruppo partendo dalla genesi del progressive rock fino ai giorni nostri. L’evoluzione di cinquant’anni di carriera che collocano il Banco tra i più longevi gruppi rock italiani ancora in attività e ne quantificano la cifra artistica attraverso diciannove album in studio, alcuni dei quali considerati vere e proprie pietre miliari della storia della musica e oltre cinquemila concerti in tutto il mondo. La band non ha mai concesso nulla ai luoghi comuni, costantemente alla ricerca di nuove traiettorie musicali, senza riciclarsi mai e senza farsi corrompere dalle lusinghe di un successo testimoniato da migliaia e migliaia di estimatori. Nati Liberi è una sorprendente avventura che parte dagli aneddoti storici e prosegue con l’approfondimento musicale, l’analisi degli album e della loro morfologia, spaziando all’interno della straordinaria eterogeneità compositiva che ha fatto del Banco un capitolo unico tra le pagine del grande romanzo del rock.

Beach Boys documentario Disney+

Beach Boys, il trailer del nuovo documentario

Dal 24 maggio si potrà vedere su Disney+ The Beach Boys, nuovo documentario per celebrare la band leggendaria ed è già online il trailer

 

È disponibile il trailer di The Beach Boys, il nuovo documentario che arriverà in streaming in esclusiva su Disney+ a partire dal 24 maggio:

 

 

The Beach Boys è una celebrazione della leggendaria band che ha rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan per generazioni. Il documentario ripercorre la storia della band dalle umili origini familiari e include filmati inediti e interviste mai viste prima con Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine, David Marks, Bruce Johnston e altri luminari del mondo della musica, tra cui Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan Tedder e Don Was. Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le parole di Carl e Dennis Wilson, insieme a una nuova intervista a Blondie Chaplin e a registrazioni audio di Ricky Fataar. Prodotto da Kennedy/Marshall e White Horse Pictures, The Beach Boys è diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, con la sceneggiatura di Mark Monroe. Il film è prodotto da Frank Marshall, Irving Azoff, Nicholas Ferrall, Jeanne Elfant Festa e Aly Parker, mentre Nigel Sinclair, Mark Monroe, Tony Rosenthal, Cassidy Hartmann, Glen Zipper, Thom Zimny, Beth Collins, Jimmy Edwards, Susan Genco, Marc Cimino, Jody Gerson, Bruce Resnikoff e Ben J. Murphy sono i produttori esecutivi.

La colonna sonora ufficiale di The Beach Boys, con canzoni tratte dal film, sarà disponibile in streaming e download dal 24 maggio, mentre l’iconico album del gruppo del 1964, Shut Down, Vol. 2, sarà pubblicato in edizione limitata in vinile colorato. Inoltre, l’unico libro ufficiale del gruppo, The Beach Boys by The Beach Boys (edizione inglese), è stato pubblicato il 2 aprile da Genesis Publications (per ulteriori informazioni: https://geni.us/beachboysbook).

St. Vincent - Foto di Alex Da Corte

St. Vincent, “Flea” è il secondo singolo che anticipa il nuovo album

St. Vincent (Foto di Alex Da Corte)

 

Dopo Broken Man, il nuovo singolo Flea anticipa All Born Screaming, nuovo album di St. Vincent in uscita ad aprile

 

“You will be mine for eternity…”

Così afferma St. Vincent in Flea, la seconda anticipazione del settimo album in studio All Born Screaming, in uscita il 26 aprile su Total Pleasure Records in collaborazione con Virgin Music Group.

Con St. Vincent, tre volte vincitrice del GRAMMY, alla voce e tutti gli strumenti tranne la batteria e il basso, gestiti rispettivamente da Dave Grohl e Justin Meldal-Johnsen, Flea è un desiderio crudo che si manifesta su una base di groove fragorosi e figure di chitarra brucianti. Accompagnata da un lyric video che mostra il dietro le quinte delle sessioni di All Born Screaming, Flea svela un’altra dimensione del lato emotivamente apocalittico dell’album, sulla scia del “thrilling industrial sound” (The New York Times) del singolo precedente Broken Man – attualmente alla sua seconda settimana al #1 Most Added at Alternative Radio e che continua a raccogliere i consensi della critica.

 

All Born Screaming è un invito a sfidare i limiti del possibile e ad oltrepassarli. Grazie anche all’aiuto di una accuratissima selezione di amici e collaboratori come Rachel Eckroth, Josh Freese, Dave Grohl, Mark Guiliana, Cate Le Bon, Justin Meldal-Johnsen, Stella Mogzawa e David Ralicke, questo nuovo lavoro è una rappresentazione assoluta della visione unica di St. Vincent.

All Born Screaming è stato prodotto da St. Vincent e mixato da Cian Riordan.

 

Di seguito la tracklist:

  1. Hell is Near
  2. Reckless
  3. Broken Man
  4. Flea
  5. Big Time Nothing
  6. Violent Times
  7. The Power’s Out
  8. Sweetest Fruit
  9. So Many Planets
  10. All Born Screaming (feat. Cate Le Bon)
Roger Daltrey - Eddie Vedder - Robert Plant

Roger Daltrey con Eddie Vedder e Robert Plant per “Baba O’Riley”

Roger Daltrey sul palco della Royal Albert Hall con Eddie Vedder e Robert Plant per un grande classico degli Who: Baba O’Riley

Nell’ambito di Ovation, l’evento finale della serie di concerti del Teenage Cancer Trust 2024 la conclusione è stata affidata a Roger Daltrey che ha cantato il grande classico degli Who Baba O’Riley insieme ad alcuni dei grandi artisti che hanno partecipato alla serata: Eddie Vedder, Robert Plant, Glen Hansard, Kelly Jones e Simon Townshend. Pete Townshend era assente in quanto era a Broadway per la ripresa di Tommy, ma gli Who si sono comunque esibiti a due show del Teenage Cancer Trust a inizio settimana.
Qui il video del gran finale di Ovation con Baba O’Riley:

Roger Daltrey non sarà più il curatore del Teenage Cancer Trust, ma ha anche dichiarato che non abbandonerà l’ente e ha poi aggiunto: ” Ho altro lavoro da fare per l’ente di beneficenza che è più importante perché viviamo in un’epoca in cui il nostro NHS [Servizio sanitario nazionale] è molto discutibile anche se sopravvive. Facciamo parte di quel servizio, anche se siamo un ente di beneficenza. Se il sistema sanitario nazionale fallisce, voglio assicurarmi che anche questo ente di beneficenza non fallisca”.

Wuz Deluxe Edition

Alla scoperta dei Wuz

L’EP d’esordio, la loro musica ricca di contaminazioni e le ambizioni future: intervista ai Wuz

 

Spesso li vediamo suonare dal vivo come turnisti, ma in questo caso sono loro stessi i compositori: sono i Wuz, progetto dei fratelli Mattia e Jacopo Boschi, rispettivamente al violoncello e alla chitarra, e di Nico Roccamo alla batteria e alle percussioni. Li abbiamo incontrati a Milano poco prima di un loro live in programma a UN locale palco cucina e inizialmente ci siamo fatti raccontare come nasce la loro musica ricca di contaminazioni. Si parte in sostanza dalle melodie eseguite al violoncello da Mattia Boschi e poi si va oltre.

Il collettivo nel suo primo EP, Wuz Deluxe Edition, si apre ulteriormente ad altre influenze musicali, grazie ad alcune collaborazioni.

Le origini musicali e il modo attuale di comporre musica dei Wuz sono elementi percepibili anche attraverso la copertina dell’EP, che rappresenta un leggio, emblema della musica classica, ma rotto, a indicare quindi “lo scontro” con un qualcosa di diverso e che segue altre direzioni.

Grande importanza nella musica del collettivo è rivestita dai luoghi, come si può osservare ad esempio nel video di Foot.

In attesa di ascoltare nuovi brani, abbiamo chiesto in conclusione ai Wuz se tra le loro ambizioni c’è anche quella di scrivere una colonna sonora.

Gianna Nannini - Sei nell'anima - Jam TV

Gianna Nannini, “Sei nell’anima”: album, film, libro e tour

Nuovo progetto per Gianna Nannini che torna con un album, un film, un libro e un tour che si intitola come una delle sue canzoni più famose: Sei nell’anima

 

Gianna Nannini torna con un album, un film, un libro e un tour, prende il nome da una delle sue hit più famose: Sei nell’anima.

L’album è uscito lo scorso venerdì 22 marzo su etichetta Columbia Records/Sony Music Italy.

Sei nel l’anima è il nuovo romanzo soul di Gianna Nannini. Nasce da una profonda ricerca delle sonorità a lei più care, quelle della musica afroamericana, iniziata già con La Differenza, il suo ultimo il disco registrato a Nashville, dai forti connotati blues e raccoglie dodici tracce inedite che lei stessa ha scelto di condividere con il suo amato pubblico.

Per me le canzoni nascono da parole chiave – racconta Gianna.Sono partita dalla parola Anima, che è il nostro modo di dire Soul. Ogni paese ha il suo Soul e io ho cercato il mio. Questa ricerca è diventata una missione, che mi ha guidata nella composizione delle dodici tracce dell’album“.

Sei nel l’anima porta le prestigiose firme dei produttori Andy Wright (Massive Attack, Jeff Beck, Simply Red) e Troy Miller (Amy Winehouse, Gregory Porter, Diana Ross), fino alla partecipazione del produttore e chitarrista Raül Refree (Rosalia, Guitarricadelafuente), ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico: tre versioni vinile (vinile nero, vinile bianco autografato in esclusiva su Amazon.it, vinile grigio autografato e numerato in esclusiva solo sullo store Sony Music) e CD (anche in versione autografata in esclusiva per LaFeltrinelli).

Ad accompagnare l’uscita dell’album, il nuovo singolo Io voglio te, scritto da Gianna Nannini con la collaborazione di Alex “Raige” Vella e Mauro Paoluzzi. Omaggio in musica ai fan che da sempre la sostengono, Io voglio te cattura l’essenza di questo sentimento incondizionato attraverso l’emozionante videoclip, che frame dopo frame mostra i momenti più significativi delle coinvolgenti performance live di Gianna in tutto il mondo.

Disponibile invece dal 2 maggio solo su Netflix sarà il film Sei nell’anima: un frammento della sua storia, fino ai trent’anni, dall’infanzia ai suoi primi successi, passando da una svolta che trancia di netto il percorso di Gianna, tanto da considerare la sua vera nascita l’anno 1983.

 

Il film è liberamente tratto dal libro autobiografico Cazzi miei, edito da Mondadori e ristampato per l’occasione con il titolo Sei nell’anima (Cazzi miei).

La nuova edizione, che include una nuova prefazione che racconta il legame tra le pagine del libro e la loro trasposizione cinematografica, verrà pubblicata in occasione dell’uscita del film.

L’attesissimo grande ritorno live di Gianna Nannini, è previsto per il prossimo novembre 2024, con la tournée Sei nell’anima tour – European Leg.

Distribuito da Friends & Partners e co-prodotto con 3Monkeys, il tour restituirà l’icona del rock al suo pubblico attraverso imperdibili appuntamenti live nelle arene di Ginevra, Zurigo, Monaco, Hannover, Francoforte, Berlino, Essen, Ludwigsburg, Ravensburg, Nuremberg, Kassel, Firenze, Torino, Milano, Eboli e Roma.

mark knopfler's guitar heroes - going home

Mark Knopfler’s Guitar Heroes, è uscito “Going Home (Theme From Local Hero)”

Going Home (Theme From Local Hero) dei Mark Knopfler’s Guitar Heroes: oltre 60 chitarristi per la prima volta insieme per un brano iconico

 

Suonato dai Mark Knopfler‘s Guitar Heroes e prodotto dal collaboratore di lunga data Guy Fletcher (che ha editato i vari contributi degli artisti coinvolti in una traccia di 9 minuti), Going Home (Theme From Local Hero) è caratterizzato dalla presenza senza precedenti di alcuni tra i più grandi chitarristi della storia. L’aggettivo “leggendari” non basta a descrivere i musicisti coinvolti, vista la presenza di David GilmourRonnie WoodSlashEric ClaptonSting, Joan ArmatradingBruce SpringsteenPete TownshendNile RodgersJoan JettBrian MayTony IommiJoe WalshSam Fender e di molti altri nomi da capogiro. E come grande tributo, il brano si apre con l’ultima registrazione di Jeff Beck.

Roger Daltrey, patron onorario del Teenage Cancer Trust e cofondatore di Teen Cancer America (insieme a Pete Townshend), ha aggiunto l’armonica, mentre l’icona dei Beatles Ringo Starr è alla batteria insieme al figlio Zak Starkey; le loro due batterie si alternano rivelando l’inconfondibile stile di famiglia. Sting al basso completa la straordinaria sezione ritmica.

 

 

Con l’artwork realizzato da Sir Peter Blake (The Beatles, The Who, Band Aid, Paul Weller ecc.), questo lavoro rappresenta una pietra miliare nella storia della musica rock.
Registrato ai British Grove Studios, nell’Ovest di Londra, spesso con la partecipazione fisica dei musicisti, ma anche con contributi registrati in giro per il mondo, tutto è cominciato con Pete Townshend, Eric Clapton e Albert Lee.

Il 14 marzo Mark KnopflerGuy FletcherRonnie WoodJoan ArmatradingAlbert LeePete TownshendJoe Brown e l’artista Sir Peter Blake si sono riuniti ai British Grove Studios di Mark Knopfler a West London per celebrare l’uscita del disco, avvenuta il giorno successivo.

Il 2 marzo, Mark Knopfler ha presentato in anteprima il brano ai 50.000 tifosi del Newcastle United presenti al St James Park prima della partita di Premier League contro il Wolverhampton Wanderers. Il brano è l’inno del club e viene suonata a ogni partita in casa, e per questo è importante per i tifosi. Per vedere cosa significa per i calciatori basta guardare questo video:

 

 

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Un post condiviso da Newcastle United FC (@nufc)

 

La sera prima, Mark e la leggenda del club Alan Shearer hanno partecipato a un Q&A sul palco del club e un’asta ha raccolto altre 110.000 sterline per gli enti di beneficenza. Mark ha anche visitato il reparto Teenage Cancer Trust del Great North Children’s Hospital di Newcastle, per incontrare i giovani assistiti dall’associazione e parlare con il personale.

Quello che voglio fare, più di ogni altra cosa, è ringraziare proprio tutti per la splendida collaborazione”, dichiara Mark Knopfler“non avrei mai immaginato che tutto potesse andare così bene. Con Guy abbiamo capito subito che avremmo dovuto estendere in qualche modo il pezzo per accogliere tutti i musicisti che si sono uniti al progetto.

Prima che mi rendessi conto di dove mi trovavo, Pete Townshend era entrato nel mio studio armato di chitarra e amplificatore. E quel primo power chord di Pete…da non crederci. Eravamo nel posto giusto ed è stato semplicemente fantastico. Da lì in poi tutto è andato per il meglio. Eric [Clapton] si è unito e ha suonato alla grande, un giro perfetto dopo l’altro. Poi è arrivato il contributo di Jeff Beck, che ci ha incantato. Penso che abbiamo avuto una straordinaria abbondanza di contributi, davvero. Ma è tutto l’insieme che ci ha fatto raggiungere l’apice“.

Il destino ha voluto così“, dice Guy Fletcher in ricordo di Jeff Beck e del suo contributo, “quello che ha registrato, fa venire le lacrime“.

Il film Local Hero è uscito nel 1983 e fu interpretato da Burt Lancaster. È stato il primo lavoro di Mark Knopfler come compositore cinematografico e gli valse una nomination ai BAFTA. Con grande gioia di Mark, questo brano viene suonato in ogni partita casalinga del Newcastle United prima che la squadra scenda in campo.

I proventi netti saranno devoluti agli enti di beneficenza oltre al sostegno di alcuni tra I più importanti produttori di chitarre, che hanno donato 8 strumenti firmati dagli artisti partecipanti. 4 delle 8 chitarre sono già state vendute negli Stati Uniti a favore di Teen Cancer America, l’unica organizzazione benefica statunitense che fornisce assistenza specialistica ad adolescenti e giovani malati di cancro. Questo è successo nell’ottobre del 2022, prima che altri autografi di altissimo profilo venissero aggiunti alle 4 chitarre rimanenti che andranno a beneficio di Teenage Cancer Trust, l’unico ente di beneficenza del Regno Unito che fornisce assistenza infermieristica specializzata e supporto adeguato all’età, ai giovani tra i 13 e i 24 anni a cui è stato diagnosticato un tumore.

A gennaio, Knopfler ha venduto la sua collezione di chitarre da Christie’s per oltre 8 milioni di sterline e la Gibson Les Paul “Gold Top” Standard firmata da molti artisti del progetto, è stata venduta per oltre 403.000 sterline. Sono stati messi all’asta anche oggetti esclusivi di memorabilia musicali, futuri ambitissimi cimeli.

Inoltre, il master della registrazione in formato Ionic Original è stato venduto privatamente da NeoFidelity Recordings prima dell’uscita del singolo, consentendo all’azienda di fare una donazione a sei cifre all’associazione. Gli Ionic Original Disc sono un nuovo formato di vinile che promette la massima fedeltà del suono e la massima durata di un disco analogico.

I formati fisici del singolo saranno disponibili su CD, 12″ con lato B decorato e CD+BluRay deluxe, con note di copertina di Paul Sexton, mentre i formati digitali includono un mix Dolby Atmos.

 

Questo è l’elenco completo dei collaboratori (Versione CD e Digitale):
Joan Armatrading, Jeff Beck, Richard Bennett, Joe Bonamassa, Joe Brown, James Burton, Jonathan Cain, Paul Carrack, Eric Clapton, Ry Cooder, Jim Cox, Steve Cropper, Sheryl Crow, Danny Cummings, Roger Daltrey, Duane Eddy, Sam Fender, Guy Fletcher, Peter Frampton, Audley Freed, Vince Gill, David Gilmour, Buddy Guy, Keiji Haino, Tony Iommi, Joan Jett, John Jorgenson, Mark Knopfler, Sonny Landreth, Albert Lee, Greg Leisz, Alex Lifeson, Steve Lukather, Phil Manzanera, Dave Mason, Hank Marvin, Brian May, Robbie McIntosh, John McLaughlin, Tom Morello, Rick Nielsen, Orianthi, Brad Paisley, Nile Rodgers, Mike Rutherford, Joe Satriani, John Sebastian, Connor Selby, Slash, Bruce Springsteen, Ringo Starr and Zak Starkey, Sting, Andy Taylor, Susan Tedeschi and Derek Trucks, Ian Thomas, Pete Townshend, Keith Urban, Steve Vai, Waddy Wachtel, Joe Louis Walker, Joe Walsh, Ronnie Wood, Glenn Worf, Zucchero.

Questo è l’elenco completo dei collaboratori (Versione 12″):
Joan Armatrading, Jeff Beck, Richard Bennett, Joe Bonamassa, Joe Brown, James Burton, Jonathan Cain, Paul Carrack, Eric Clapton, Ry Cooder, Jim Cox, Steve Cropper, Danny Cummings, Duane Eddy, Sam Fender, Guy Fletcher, Peter Frampton, Audley Freed, Vince Gill, David Gilmour, Buddy Guy, Tony Iommi, Joan Jett, John Jorgenson, Mark Knopfler, Albert Lee, Greg Leisz, Hank Marvin, Brian May, Robbie McIntosh, John McLaughlin, Orianthi, Nile Rodgers, Mike Rutherford, Joe Satriani, John Sebastian, Connor Selby, Slash, Bruce Springsteen, Ringo Starr and Zak Starkey, Sting, Susan Tedeschi and Derek Trucks, Ian Thomas, Pete Townshend, Keith Urban, Steve Vai, Waddy Wachtel, Joe Louis Walker, Joe Walsh, Ronnie Wood, Glenn Worf, Zucchero.

 

Tracklist:
Formati CD, Download e Streaming:
1. Going Home (Full Version)

Formato 12″ (con lato B decorato):
1. Going Home (Vinyl Edit)

 

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Nel Regno Unito Il cancro uccide più adolescenti e giovani di qualsiasi altra malattia.
Per coloro che sopravvivono, affrontarlo senza il giusto supporto può essere devastante, sia fisicamente che emotivamente.
Il cancro è diverso quando si è più giovani: può essere più difficile ottenere una diagnosi, i trattamenti possono essere meno efficaci e l’accesso agli studi clinici può essere più ostico.
Teenage Cancer Trust finanzia infermieri specializzati e operatori per essere al fianco dei giovani quando il cancro sconvolge il loro mondo e per fare in modo che il cancro non privi i giovani dei migliori anni della loro vita.

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Almeno il 50% dei proventi netti ricevuti da BMG Rights Management (UK) Limited dalla vendita di questa registrazione (con un minimo di 1 sterlina per ogni CD singolo che contiene esclusivamente la registrazione venduto nel Regno Unito e un minimo di 25p per ogni download della registrazione venduto nel Regno Unito) sarà devoluto a Teenage Cancer Trust (ente di beneficenza registrato in Inghilterra e Galles con il n. 1062559) e sarà diviso in parti uguali con Teen Cancer America (501(c)(3) tax-exempt organization tax id 46-0825676).
Teenage Cancer Trust è un ente di beneficenza registrato: 1062559 (Inghilterra e Galles), SC039757 (Scozia).

The Niro - Un mondo perfetto - Jam TV

The Niro – Un mondo perfetto (Live)

The Niro negli studi di Jam TV, accompagnato da Mattia Boschi al violoncello, per eseguire la title track del suo nuovo album di inediti Un mondo perfetto

 

Un mondo perfetto racconta un mondo perfettibile come tutti i mondi, anche se siamo parecchio lontani dall’obiettivo” spiega The Niro a proposito del suo nuovo album. Il cantautore romano è stato ospite nei nostri studi per presentare il suo nuovo lavoro e qui ci regala una versione voce e chitarra, accompagnato da Mattia Boschi al violoncello, della title track, Un mondo perfetto appunto.

 

A distanza di nove anni dal precedente album di inediti, e a quattro da The Complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook (l’album che riunisce i 12 brani scritti a 4 mani da Jeff Buckley e dal chitarrista americano Gary Lucas, compresi 5 inediti), The Niro è tornato con un nuovo lavoro, intimo ed emozionante, quasi interamente cantato in italiano. Dieci brani che parlano di amicizia, amore e affetti familiari raccontando gli ultimi dieci anni di vita del cantautore e polistrumentista romano.

 

The Niro - Un mondo perfetto - Copertina

 

“Questo album è il mio ‘Fitzcarraldo’ – dice The Niro. – In questo lavoro c’è dentro tutta la mia vita: racconto l’amore nelle sue infinite sfumature, da quelle più celebrative a quelle più cupe. Mentre pensavamo alla scaletta del disco, mi sono reso conto che questo album si avvicina più a un concept che a una raccolta di brani. Mi sono commosso più volte riascoltandolo, ma ho anche sorriso”.

 

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