05/12/2022

Matteo Guarnaccia, “Re Nudo Pop & Altri Festival”, nuova edizione 2022

Re Nudo Pop & Altri Festival. Il sogno di Woodstock in Italia 1968-1976, libro scritto dal compianto Matteo Guarnaccia, è ora disponibile in un’edizione aggiornata. La presentazione del lavoro è avvenuta all’Hard Rock Cafe di Milano nell’ambito di un evento condotto dal giornalista Mox Cristadoro con: Claudio Fucci (VoloLibero Edizioni), Ivan Cattaneo, Tiziana Corbella Guarnaccia (moglie di Matteo Guarnaccia), Rosario Pantaleo (giornalista e consigliere del Comune di Milano) e con un contributo video di Eugenio Finardi

“Una prova generale di nuovi mondi possibili”

“Il pop festival non è stato solo un fortunato raduno giovanile. Sin dai suoi esordi si è trasformato in una prova generale di nuovi mondi possibili”. Queste parole sono state scritte dal compianto Matteo Guarnaccia in Re Nudo Pop & Altri Festival. Il sogno di Woodstock in Italia 1968-1976. Il libro è stato presentato lo scorso 24 novembre all’Hard Rock Cafe di Milano, nel corso di un evento condotto dal giornalista Mox Cristadoro. Re Nudo Pop & Altri Festival è una nuova edizione aggiornata del primo volume edito da Vololibero nel 2010. Primo in tutti i sensi perché partì da lì Claudio Fucci per fondare letteralmente la sua casa editrice, spinto da Matteo Guarnaccia. Claudio Fucci è anche uno dei tanti artisti che aveva partecipato ai festival di Re Nudo.

Le due volte di Ivan Cattaneo al Festival di Re Nudo

Rispetto alla prima pubblicazione di dodici anni fa, Matteo Guarnaccia aveva scritto un nuovo capitolo iniziale e aveva riscritto completamente il capitolo su Woodstock. Nel 2010 il lavoro si presentava poi come un cofanetto con libro, cd e dvd, mentre ora si può accedere agli stessi contenuti audio e video tramite QR-Code.

In Italia i primi anni ’70 erano anche gli anni della controcultura e della rivista Re Nudo che poi organizzò anche varie edizioni del festival, descritte all’interno del libro. I racconti di Guarnaccia non sono solo quelli del grande artista e storico del costume quale è stato, ma sono aneddoti e approfondimenti messi in fila da chi quell’epoca e quei raduni li ha vissuti in prima persona, come Ivan Cattaneo, che, reduce dal periodo in cui aveva vissuto a Londra, nel 1973 torna in Italia, conosce Majid Valcarenghi, fondatore ed editore di Re Nudo, e si esibisce per la prima volta al Festival (all’Alpe del Viceré (Como)).

Le ultime edizioni della manifestazione tra il ’74 e il ’76 si tengono al Parco Lambro di Milano; Ivan Cattaneo tornerà al Festival di Re Nudo nel 1975, ma l’esperienza in questo caso non fu affatto piacevole per usare un eufemismo, visti i fischi e gli insulti che subì dopo aver cominciato la sua esibizione dichiarando di essere omosessuale.

Il ricordo di Matteo Guarnaccia nelle parole della moglie e in quelle di Eugenio Finardi, passando per la riedizione della rivista Re Nudo e non solo

Nel corso della serata gli spettatori hanno potuto vedere anche Eugenio Finardi in un video in cui ricorda in maniera molto commovente Matteo Guarnaccia che per lui aveva disegnato di recente un paradiso hippie su una sua chitarra.

Era presente all’evento anche Rosario Pantaleo, giornalista e consigliere del Comune di Milano, che in uno dei suoi interventi, su precisa richiesta del pubblico, ha parlato della riedizione della rivista Re Nudo.Il primo numero, che uscirà a marzo 2023, sarà interamente incentrato sul grande Gianni Sassi e Pantaleo si è inoltre soffermato su un’altra importante iniziativa del Comune di Milano, dedicata proprio al mentore della Cramps Records: una strada intitolata a Gianni Sassi (vicino a quella già inaugurata per Demetrio Stratos). La cerimonia avrà luogo a marzo per i trent’anni dalla scomparsa di Sassi, mentre il 6 aprile 2023 si celebreranno cinquant’anni della Cramps Records con un concerto al quale prenderanno parte vari artisti, tra cui Patrizio Fariselli, Alberto Camerini, Lucio Fabbri, Eugenio Finardi e tanti altri. Nel 2024 saranno invece i cinquant’anni dalla prima edizione del Festival di Re Nudo al Parco Lambro di Milano e anche quella è un’iniziativa in fase di organizzazione.

Infine, Tiziana Corbella, moglie di Matteo Guarnaccia, ha ricordato la gentilezza, la generosità, la curiosità e la libertà di una persona con cui ha condiviso gran parte della sua vita.

All’interno del video:

– La foto di Matteo Guarnaccia da 00:13 a 00:17 è di Renzo Chiesa

– Le foto da 01:51 a 02:13 sono di Andrea Soresina

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