Stazione Centrale di Milano, tarda serata del 23 giugno 1965
A bordo del Trans Europ Express ci sono loro, i Beatles. Domani infatti i Fab Four terranno il primo degli otto concerti in programma nel nostro Paese.
Ma rimaniamo alla Stazione Centrale di Milano e ringraziamo subito l’organizzatore Leo Wachter. Se i Beatles sono appena giunti in Italia, lo dobbiamo a lui. Ed è sempre lui che fa dirottare il treno su un altro binario, spiazzando i circa 3000 fan accorsi per salutare John, Paul, George e Ringo (e pensare che un anno e mezzo fa erano 50000 al JFK Airport di New York per l’inizio di quella che fu denominata British Invasion. Qui sono “appena” 3000…).
Beh, comunque eccoli qui. Una volta arrivati, i quattro salgono su quattro spider Alfa Romeo 2600 rosse e si dirigono verso le camere dell’Hotel Duomo.
Adesso è già mattina e c’è giusto il tempo di una foto davanti alle guglie della Cattedrale. Poi si va subito al Velodromo Vigorelli per il primo dei due live previsti oggi, 24 giugno 1965.
Siamo nel periodo in cui si tengono due concerti al giorno, uno di pomeriggio e uno di sera. Ogni spettacolo è diviso in due tempi, il primo riservato ai supporter, il secondo ai Beatles che suonano per poco più di mezz’ora.
I supporter coinvolti negli show di Milano sono Le Ombre, Angela, Guidone e i suoi Amici, i Giovani Giovani, i New Dada di Maurizio Arcieri, Fausto Leali e i Novelty e poi Peppino Di Capri e i suoi Rockets.
Tutto è pronto, compresa la solita amplificazione di quest’epoca troppo poco potente per far sì che il pubblico possa ascoltare: un piccolo impianto voci, gli amplificatori Vox per le chitarre e il basso e la batteria non amplificata. Paul McCartney dice “Ciao” e presenta il gruppo con alcune parole in italiano imparate poco prima di salire sul palco.
La scaletta beatlesiana procede in questo modo: Twist And Shout, She’s A Woman, I’m A Loser, Can’t Buy Me Love, Baby’s In Black, I Wanna Be Your Man, A Hard Day’s Night, Everybody’s Trying To Be My Baby, Rock And Roll Music, I Feel Fine, Ticket To Ride, Long Tall Sally.
Per lo show del pomeriggio gli spettatori sono circa 7000, per quello della sera saranno 19000. Niente tutto esaurito. Gli italiani evidentemente non sono stati ancora travolti dalla Beatlemania. I Fab Four suoneranno poi il 26 giugno al Palasport di Genova e infine il 27 e il 28 al Teatro Adriano di Roma.
Prima e unica volta dei Beatles in Italia.
Il successo di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr comunque è tutt’altro che in declino. Anzi. È in continua ascesa a giudicare dalle vendite dei dischi e dai live che proseguono in tutto il mondo. Il 15 agosto in particolare i quattro suoneranno allo Shea Stadium di New York. E qui l’impianto è il solito, ma gli spettatori sono circa 56mila. Un record.
Lo squilibrio tra la domanda eccessiva rispetto all’offerta sarà dunque regolarmente ripristinato.
Dopo questo viaggio all’indietro nel tempo, torniamo ai giorni nostri.
Tante sono le iniziative per ricordare i 50 anni dagli unici concerti dei Beatles in Italia. Ne segnaliamo due in particolare.
La prima è quella di Patrizia Wachter, figlia di Leo che per ricordare il padre ha organizzato una mostra con fotografie e memorabilia. L’appuntamento è dal 24 giugno al 5 luglio a ChiAmaMilano presso la sede di via Laghetto 2. La mostra è stata resa possibile grazie al collezionista Umberto Buttafava. L’allestimento e il progetto grafico sono degli architetti Marcella Ricci e Maria Pietrogrande.
L’altra iniziativa ricchissima di appuntamenti è invece quella voluta dai Beatlesiani d’Italia Associati, presieduti da Rolando Giambelli. Bresciano, di professione fotografo, lui 50 anni fa era al Velodromo Vigorelli per assistere al concerto del pomeriggio dei Fab Four e ci tornerà proprio domani, 24 giugno 2015, dalle 16 alle 17, per un breve incontro con gli appassionati per ricordare il primo concerto della band nell’ambito del tour italiano. Nell’occasione saranno presenti anche i New Dada e Guidone ed altri ospiti a sorpresa in visita davanti alle targhe commemorative poste da Beatlesiani d’Italia Associati e dall’Official Beatles Fan Club Pepperland nel 2000 all’ingresso del Velodromo.
Il calendario degli eventi organizzati dai Beatlesiani d’Italia Associati per le celebrazioni dei 50 anni dei Fab Four in Italia sono disponibili qui.
A bordo del Trans Europ Express ci sono loro, i Beatles. Domani infatti i Fab Four terranno il primo degli otto concerti in programma nel nostro Paese.
Ma rimaniamo alla Stazione Centrale di Milano e ringraziamo subito l’organizzatore Leo Wachter. Se i Beatles sono appena giunti in Italia, lo dobbiamo a lui. Ed è sempre lui che fa dirottare il treno su un altro binario, spiazzando i circa 3000 fan accorsi per salutare John, Paul, George e Ringo (e pensare che un anno e mezzo fa erano 50000 al JFK Airport di New York per l’inizio di quella che fu denominata British Invasion. Qui sono “appena” 3000…).
Beh, comunque eccoli qui. Una volta arrivati, i quattro salgono su quattro spider Alfa Romeo 2600 rosse e si dirigono verso le camere dell’Hotel Duomo.
Adesso è già mattina e c’è giusto il tempo di una foto davanti alle guglie della Cattedrale. Poi si va subito al Velodromo Vigorelli per il primo dei due live previsti oggi, 24 giugno 1965.
Siamo nel periodo in cui si tengono due concerti al giorno, uno di pomeriggio e uno di sera. Ogni spettacolo è diviso in due tempi, il primo riservato ai supporter, il secondo ai Beatles che suonano per poco più di mezz’ora.
I supporter coinvolti negli show di Milano sono Le Ombre, Angela, Guidone e i suoi Amici, i Giovani Giovani, i New Dada di Maurizio Arcieri, Fausto Leali e i Novelty e poi Peppino Di Capri e i suoi Rockets.
Tutto è pronto, compresa la solita amplificazione di quest’epoca troppo poco potente per far sì che il pubblico possa ascoltare: un piccolo impianto voci, gli amplificatori Vox per le chitarre e il basso e la batteria non amplificata. Paul McCartney dice “Ciao” e presenta il gruppo con alcune parole in italiano imparate poco prima di salire sul palco.
La scaletta beatlesiana procede in questo modo: Twist And Shout, She’s A Woman, I’m A Loser, Can’t Buy Me Love, Baby’s In Black, I Wanna Be Your Man, A Hard Day’s Night, Everybody’s Trying To Be My Baby, Rock And Roll Music, I Feel Fine, Ticket To Ride, Long Tall Sally.
Per lo show del pomeriggio gli spettatori sono circa 7000, per quello della sera saranno 19000. Niente tutto esaurito. Gli italiani evidentemente non sono stati ancora travolti dalla Beatlemania. I Fab Four suoneranno poi il 26 giugno al Palasport di Genova e infine il 27 e il 28 al Teatro Adriano di Roma.
Prima e unica volta dei Beatles in Italia.
Il successo di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr comunque è tutt’altro che in declino. Anzi. È in continua ascesa a giudicare dalle vendite dei dischi e dai live che proseguono in tutto il mondo. Il 15 agosto in particolare i quattro suoneranno allo Shea Stadium di New York. E qui l’impianto è il solito, ma gli spettatori sono circa 56mila. Un record.
Lo squilibrio tra la domanda eccessiva rispetto all’offerta sarà dunque regolarmente ripristinato.
Dopo questo viaggio all’indietro nel tempo, torniamo ai giorni nostri.
Tante sono le iniziative per ricordare i 50 anni dagli unici concerti dei Beatles in Italia. Ne segnaliamo due in particolare.
La prima è quella di Patrizia Wachter, figlia di Leo che per ricordare il padre ha organizzato una mostra con fotografie e memorabilia. L’appuntamento è dal 24 giugno al 5 luglio a ChiAmaMilano presso la sede di via Laghetto 2. La mostra è stata resa possibile grazie al collezionista Umberto Buttafava. L’allestimento e il progetto grafico sono degli architetti Marcella Ricci e Maria Pietrogrande.
L’altra iniziativa ricchissima di appuntamenti è invece quella voluta dai Beatlesiani d’Italia Associati, presieduti da Rolando Giambelli. Bresciano, di professione fotografo, lui 50 anni fa era al Velodromo Vigorelli per assistere al concerto del pomeriggio dei Fab Four e ci tornerà proprio domani, 24 giugno 2015, dalle 16 alle 17, per un breve incontro con gli appassionati per ricordare il primo concerto della band nell’ambito del tour italiano. Nell’occasione saranno presenti anche i New Dada e Guidone ed altri ospiti a sorpresa in visita davanti alle targhe commemorative poste da Beatlesiani d’Italia Associati e dall’Official Beatles Fan Club Pepperland nel 2000 all’ingresso del Velodromo.
Il calendario degli eventi organizzati dai Beatlesiani d’Italia Associati per le celebrazioni dei 50 anni dei Fab Four in Italia sono disponibili qui.