Si parte subito con un po’ di numeri: 58 camion, 500 tonnellate d’impianto, 21 giorni di cantiere, 1,2 milioni di persone e un concerto. Poi una breve intervista con Mick Jagger, Keith Richards, Ron Wood e Charlie Watts che parlano dello storico live.
E poi, finalmente, il concerto può iniziare.
Già ogni volta un live di questo tipo è la celebrazione della storia organizzata da chi quella storia l’ha scritta. Ma se uno di questi concerti si tiene nella capitale di Cuba, dinanzi a circa un milione di persone, si aggiungono altri particolari che alimentano piacevolmente quella medesima storia.
La consueta magia creata dal vivo dai Rolling Stones è approdata lo scorso 25 marzo a L’Avana e verrà riproposta al cinema nella sola giornata del 23 settembre. Mick Jagger e soci sono andati a “conquistare” Cuba a colpi di rock nella stessa settimana in cui Barack Obama si è recato in visita presso lo stesso Paese e cioè 88 anni dopo l’ultima visita di un presidente americano.
Nelle circa due ore di proiezione di The Rolling Stones. Havana Moon in Cuba si può ammirare un concerto dei Rolling Stones in piena regola, ma in un contesto insolito.
La tappa a Cuba ha aggiunto dunque un altro tassello fondamentale al giro del mondo in lungo e in largo, compiuto dal gruppo in più di cinquant’anni. Si va da Jumpin’ Jack Flash a (I Can’t Get No) Satisfaction, passando per altri grandi classici come It’s Only Rock ‘n Roll (But I Like It), Angie, Brown Sugar, Sympathy For The Devil e altri ancora.
I musicisti che accompagnano gli Stones sono fondamentali, gli Stones sono (sempre) gli Stones, Mick Jagger è (sempre) Mick Jagger.
Verso la fine gli spettatori – più che moltiplicati per l’occasione e sempre più partecipi di brano in brano – si abbracciano, perché un concerto dei Rolling Stones almeno una volta nella vita andrebbe visto e loro si sono ritrovati ad ammirarne almeno uno in una situazione davvero particolare.
E inoltre, nel film diretto da Paul Dugdale, un live di questo tipo suona anche in maniera più “romantica” quando a un certo punto le inquadrature mettono in risalto la luna e il pubblico: uno scenario più che suggestivo per la “conquista” di Cuba a colpi di rock.
In conclusione, come dice Keith Richards nell’intervista in apertura, “i Rolling Stones riescono dove i governi falliscono”.
Come dargli torto…
E poi, finalmente, il concerto può iniziare.
Già ogni volta un live di questo tipo è la celebrazione della storia organizzata da chi quella storia l’ha scritta. Ma se uno di questi concerti si tiene nella capitale di Cuba, dinanzi a circa un milione di persone, si aggiungono altri particolari che alimentano piacevolmente quella medesima storia.
La consueta magia creata dal vivo dai Rolling Stones è approdata lo scorso 25 marzo a L’Avana e verrà riproposta al cinema nella sola giornata del 23 settembre. Mick Jagger e soci sono andati a “conquistare” Cuba a colpi di rock nella stessa settimana in cui Barack Obama si è recato in visita presso lo stesso Paese e cioè 88 anni dopo l’ultima visita di un presidente americano.
Nelle circa due ore di proiezione di The Rolling Stones. Havana Moon in Cuba si può ammirare un concerto dei Rolling Stones in piena regola, ma in un contesto insolito.
La tappa a Cuba ha aggiunto dunque un altro tassello fondamentale al giro del mondo in lungo e in largo, compiuto dal gruppo in più di cinquant’anni. Si va da Jumpin’ Jack Flash a (I Can’t Get No) Satisfaction, passando per altri grandi classici come It’s Only Rock ‘n Roll (But I Like It), Angie, Brown Sugar, Sympathy For The Devil e altri ancora.
I musicisti che accompagnano gli Stones sono fondamentali, gli Stones sono (sempre) gli Stones, Mick Jagger è (sempre) Mick Jagger.
Verso la fine gli spettatori – più che moltiplicati per l’occasione e sempre più partecipi di brano in brano – si abbracciano, perché un concerto dei Rolling Stones almeno una volta nella vita andrebbe visto e loro si sono ritrovati ad ammirarne almeno uno in una situazione davvero particolare.
E inoltre, nel film diretto da Paul Dugdale, un live di questo tipo suona anche in maniera più “romantica” quando a un certo punto le inquadrature mettono in risalto la luna e il pubblico: uno scenario più che suggestivo per la “conquista” di Cuba a colpi di rock.
In conclusione, come dice Keith Richards nell’intervista in apertura, “i Rolling Stones riescono dove i governi falliscono”.
Come dargli torto…
