Prima tappa di avvicinamento al Pistoia Blues 2015 (qui il programma completo). Alla 36esima edizione della rassegna toscana parteciperà tra gli altri anche Passenger, il giovane cantautore inglese divenuto famoso grazie al brano Let Her Go, il quale ha da poco pubblicato il suo nuovo album in studio, Whispers II.
Michael David Rosenberg, questo il vero nome di Passenger, sarà di scena a Pistoia il prossimo 15 luglio. Prima di lui il cantautore australiano Stu Larsen e i Proclama, band torinese brit rock che sta per pubblicare il secondo album anticipato dal brano instabile, incluso nella compilation Pistoia Blues Next Generation.
Con tutto il successo che hai ottenuto ti senti a tuo agio sui grandi palchi o ti manca la tua vita da busker?
(Ride, ndr) Bella domanda! Amo suonare su grandi palchi e mi sento estremamente fortunato ad averne la possibilità. È come una grande emozione suonare di fronte a migliaia di persone, però a volte mi manca la semplicità e la spontaneità che solo il suonare in strada ti permette.
È vero che stai devolvendo i guadagni del tuo nuovo album Whispers II a Unicef UK?
Sì, sono fortunato ad essere in una posizione in cui non sono legato a nessuna etichetta discografica e quindi ho la possibilità di dare tutti i miei guadagni di Whispers II ad Unicef UK. Ho scelto di lavorare con l’Unicef dopo averli incontrati e dopo aver visto quanto erano appassionati e impegnati. Ho anche pensato che il denaro raccolto sarebbe andato in favore di una causa incredibilmente degna (aiutare i bambini malnutriti in Liberia) e che sarebbe andato alle persone che ne avevano più bisogno.
Perché hai chiamato la tua band Passenger e poi hai deciso di tenere lo stesso nome per la tua carriera solista? È cambiato il rapporto tra Michael David Rosenberg e Passenger nel corso degli anni? Com’è oggi?
Michael David Rosenberg, questo il vero nome di Passenger, sarà di scena a Pistoia il prossimo 15 luglio. Prima di lui il cantautore australiano Stu Larsen e i Proclama, band torinese brit rock che sta per pubblicare il secondo album anticipato dal brano instabile, incluso nella compilation Pistoia Blues Next Generation.
Con tutto il successo che hai ottenuto ti senti a tuo agio sui grandi palchi o ti manca la tua vita da busker?
(Ride, ndr) Bella domanda! Amo suonare su grandi palchi e mi sento estremamente fortunato ad averne la possibilità. È come una grande emozione suonare di fronte a migliaia di persone, però a volte mi manca la semplicità e la spontaneità che solo il suonare in strada ti permette.
È vero che stai devolvendo i guadagni del tuo nuovo album Whispers II a Unicef UK?
Sì, sono fortunato ad essere in una posizione in cui non sono legato a nessuna etichetta discografica e quindi ho la possibilità di dare tutti i miei guadagni di Whispers II ad Unicef UK. Ho scelto di lavorare con l’Unicef dopo averli incontrati e dopo aver visto quanto erano appassionati e impegnati. Ho anche pensato che il denaro raccolto sarebbe andato in favore di una causa incredibilmente degna (aiutare i bambini malnutriti in Liberia) e che sarebbe andato alle persone che ne avevano più bisogno.
Perché hai chiamato la tua band Passenger e poi hai deciso di tenere lo stesso nome per la tua carriera solista? È cambiato il rapporto tra Michael David Rosenberg e Passenger nel corso degli anni? Com’è oggi?
Un’altra bella domanda! Passenger era una band e per lungo tempo non eravamo sicuri di come chiamarci. Ho finito per scrivere una canzone chiamata Passenger e sembrava anche un nome particolarmente adatto per la band, semplicemente perché sembrava “cool”. Quando il gruppo si è sciolto, pensavo che cambiando nome avrei confuso la gente e anche che forse non era così brutto non essere soltanto un altro nome maschile in un genere così densamente popolato. È divertente perché, anche se il nome significava molto poco per iniziare, più ho iniziato a viaggiare e suonare per strada, più ha cominciato a calzare. Ora sento che è la parola perfetta per spiegare quello che faccio.
Come nascono le tue canzoni? Quali sono e quali erano le tue influenze musicali? Sono cambiate dopo il grande successo di Let Her Go?
Cerco di non avere troppe regole per ciò che concerne la scrittura. A volte sono le parole che arrivano prima, a volte la melodia e altre volte ancora un’idea con la chitarra. Ci sono settimane in cui scrivo quattro canzoni e poi tre mesi che passo senza scriverne nemmeno una. Il songwriting per me è ancora molto misterioso e mi piace questa cosa. Non credo di aver cambiato il mio approccio da Let Her Go. Se qualcosa sta procedendo in un certo modo non dovresti cambiarla.
Mi sento molto fortunato a vivere in un tempo in cui questo tipo di musica è incoraggiata e il mondo intorno a me è ricettivo rispetto a quello che faccio.
Cosa suonerai a Pistoia?
Non vedo l’ora di venire a Pistoia! Ho fatto qualche ricerca in merito e sembra un festival fantastico! Suonerò vecchie e nuove canzoni e cercherò di dare alla gente un vero sapore di tutto ciò che è Passenger e sicuramente Let Her Go, quella devo suonarla per forza (ride, ndr)!
Bene, ultima domanda: prossimi impegni?
Beh, il resto di quest’anno è entusiasmante. Abbiamo due mesi di festival in tutta Europa, prima di andare in America per un paio di settimane di settembre e poi in Australia e Nuova Zelanda, dove farò un mix tra i miei spettacoli e le aperture per Ed Sheeran. Forse allora sarà il momento di cominciare a pensare al prossimo album!
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Pistoia Blues 2015, il programma completo
Come nascono le tue canzoni? Quali sono e quali erano le tue influenze musicali? Sono cambiate dopo il grande successo di Let Her Go?
Cerco di non avere troppe regole per ciò che concerne la scrittura. A volte sono le parole che arrivano prima, a volte la melodia e altre volte ancora un’idea con la chitarra. Ci sono settimane in cui scrivo quattro canzoni e poi tre mesi che passo senza scriverne nemmeno una. Il songwriting per me è ancora molto misterioso e mi piace questa cosa. Non credo di aver cambiato il mio approccio da Let Her Go. Se qualcosa sta procedendo in un certo modo non dovresti cambiarla.
Mi sento molto fortunato a vivere in un tempo in cui questo tipo di musica è incoraggiata e il mondo intorno a me è ricettivo rispetto a quello che faccio.
Cosa suonerai a Pistoia?
Non vedo l’ora di venire a Pistoia! Ho fatto qualche ricerca in merito e sembra un festival fantastico! Suonerò vecchie e nuove canzoni e cercherò di dare alla gente un vero sapore di tutto ciò che è Passenger e sicuramente Let Her Go, quella devo suonarla per forza (ride, ndr)!
Bene, ultima domanda: prossimi impegni?
Beh, il resto di quest’anno è entusiasmante. Abbiamo due mesi di festival in tutta Europa, prima di andare in America per un paio di settimane di settembre e poi in Australia e Nuova Zelanda, dove farò un mix tra i miei spettacoli e le aperture per Ed Sheeran. Forse allora sarà il momento di cominciare a pensare al prossimo album!
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