16/07/2015

TEss, tra folk e Rinascimento

Intervista alla singer/songwriter per parlare del suo nuovo album “Soul Whisperer”
“Come puoi pretendere che la musica folk americana e inglese abbia qualcosa a che fare con Roma e l’Italia?”. Questa domanda TEss Amodeo Vickery se l’è sentita fare tante volte, parlando del suo ambizioso sogno di un nuovo Rinascimento musicale.
Look da figlia dei fiori, una voce che ricorda molto Joni Mitchell e un grandissimo amore per l’arte, la singer/songwriter di origine americana ha infatti deciso di provare a sposare gli affascinanti luoghi della Città Eterna con la sua musica, cercando di creare un’esperienza che unisca pensiero umanista, arte figurativa, romanticismo e poesia con il folk; gli strumenti classici con la chitarra acustica. “Secondo me esiste un legame forte tra le due cose”, racconta al telefono, mentre parliamo del suo ultimo album, Soul Whisperer. “Il Rinascimento era pieno di comunità di artisti, scuole che realizzavano insieme dei progetti. In quel periodo è nato l’Umanesimo, che si impegnava a scoprire la vita delle persone normali, il suo valore. Anche il folk è una laude alla quotidianità, trova la magia e l’importanza che può esserci nell’esistenza di tutti i giorni, esattamente come fanno le storie che cantano Bob Dylan o Joni Mitchell.
Traggo molta ispirazione dagli anni ’60-’70, un momento che negli Stati Uniti potrebbe venire identificato con una sorta di Rinascimento; un’epoca di apertura, libertà di pensiero e di espressione artistica, che sconfiggeva la rigidità degli anni ’50. Un periodo di illuminazione, che ha donato la capacità di vedere il mondo con occhi nuovi, conducendolo nella contemporaneità.
Credo che adesso sia giunto il momento per una rivoluzione simile: grazie anche a Internet le barriere tra le persone stanno diventando sempre meno forti, ed è importante ricordarsi degli approcci del passato”.
 
Nata e cresciuta ad Amherst nel New Hampshire, TEss arriva in Italia per la prima volta nel 2005, quando un’università del Connecticut la seleziona per un programma di studi dedicato al Rinascimento e al periodo Barocco, laureandosi l’anno seguente in Civiltà Classiche.
Tornata negli Stati Uniti, la cantautrice comincia la sua vita post diploma, trova un ottimo lavoro a Wall Street, si esibisce nei locali newyorkesi come jazz singer. La Capitale però l’ha ormai stregata e cinque anni fa TEss decide di abbandonare nuovamente New York per trasferirsi definitivamente a Roma. Qui continua i suoi show come cantante jazz, prima con il duo Lady Brett, poi con il trio Tess and the Yellow Cabbies e la Bixi Big Band.
L’esordio da solista avviene però con un disco folk, The Rough Soul, che la singer/songwriter porta in tour in Europa e negli Stati Uniti. Invitata a New York da Damon Dash per uno showcase al Tillman’s Lounge, TEss riceve poi dall’importante produttore una prestigiosa opportunità discografica, che rifiuta per continuare a inseguire il suo sogno nel nostro Paese: “Sarà perché la vedo ancora in modo fresco o mi sono appassionata alla sua storia, però credo che non esista un posto migliore dell’Italia per trovare ispirazione, la sostanza dell’arte o una comunità creativa”, racconta. “Per me è una follia quando sostenete che da voi con la cultura non si mangia, perché qui avete tutto.
A New York ero abbastanza conosciuta nel mio giro ma lì ero solo un numero, una tra tanti. Volevo venire in un posto dove avrei potuto sentirmi differente: la diversità per me è una ricchezza, più che una sfida. Tre anni fa Damon Dash, il produttore che ha fondato la Roc-A-Fella Records insieme a Jay Z, mi ha proposto di fare un disco. Stava aprendo una nuova etichetta, che tra i diversi artisti poteva annoverare i Black Keys. Io però ho rifiutato, volevo seguire la mia strada e non dover rispondere a nessuno, almeno per il mio primo lavoro. Avevo molto da dire ma all’epoca ero ancora giovane come artista, avevo bisogno di capire quale fosse il metodo migliore per esprimere il mio messaggio”.
 
Nonostante sia stata una scommessa controcorrente, che l’ha costretta a intraprendere la via più lunga, TEss è ancora convinta della sua decisione. A maggior ragione adesso che può stringere tra le mani il suo secondo album, Soul Whisperer; un disco che è nato proprio dalla scelta di abbandonare casa e affetti, facendola scontrare con la duplice sfida di mantenere intatti i vecchi legami e crearne di nuovi. “L’album parla di empatia e connessioni interpersonali, senza le quali noi non saremmo nulla, e venendo in Italia sono stata forzata a creare nuovamente questi rapporti. Il titolo si riferisce a una capacità che credo di avere: quando penso fortemente a una persona, con il cuore, capita poi che quello stesso giorno o il successivo mi arrivi un suo messaggio, una telefonata o un’e-mail, anche se non la sento da anni o abita dall’altra parte del mondo. È una cosa molto importante per me, perché ho scelto di vivere lontano da tutti quelli a cui voglio bene ma desidero continuare a mantenere un profondo contatto con la vita che avevo negli Stati Uniti. Soul Whisperer non esisterebbe senza gli artisti che mi hanno aiutato, gli amici che mi sono fatta quando lavoravo a Wall Street o chi mi ha sostenuto con il crowdfounding”.
 
Soul Whisperer è stato presentato ufficialmente il 12 maggio alla Chiesa Metodista di Roma, in uno showcase al quale hanno partecipato la band di TEss, gli archi del Trio Improvviso e lo street artist statunitense Ryan Spring Dooley. Solo una piccola parte della comunità artistica che la singer/songwriter è riuscita a radunare intorno a sé, e che ha avuto un ruolo in ogni aspetto del disco, dagli arrangiamenti fino alla veste grafica. “La copertina è stata scattata da Matteo Casilli, un fotografo d’eccellenza che è anche stato il primo ad ospitarmi in Italia, quando sono arrivata a Roma solo con una valigia e il suo numero di telefono. Mi ha dato il suo letto per quattordici giorni, mi ha presentato a tutti i suoi amici registi e musicisti. Insomma, mi ha mostrato questo mondo, l’ospitalità e la solidarietà degli artisti, è una cosa che mi ha colpito molto. Anche l’aspetto grafico è stato curato da amici, Luca Marinucci e Maria Vittoria Santiago.
Ho composto da sola sia la musica sia i testi, però gli arrangiamenti sono stati creati insieme agli altri musicisti con cui collaboro, provenienti da due contesti completamente differenti, folk e jazz. È stato bellissimo unire i nostri tre approcci diversi per creare insieme qualcosa di speciale. Mi sono sentita come se fossimo ancora nel Rinascimento, quando nello stesso periodo Bramante ricostruiva San Pietro, Raffaello dipingeva la camera di Giulio II e Michelangelo lavorava sulla Cappella Sistina. Tanti artisti con idee e approcci differenti, in competizione tra loro ma anche uniti da una sorta di empatia. Il risultato finale è stato bellissimo e importante, e ha avuto molto più impatto proprio per questa compresenza”.
 
Nel frattempo la campagna di crowdfounding legata a Soul Whisperer sta continuando sulla piattaforma IndieGogo. Il primo traguardo, che consisteva nel coprire le spese di produzione del disco e del release party del 12 maggio, è stato superato in meno di un mese. Il prossimo obiettivo è quello di riuscire a fare un tour europeo, e magari di riportare a casa la musica di TEss con alcune date negli Stati Uniti.
 
Link al crowdfounding: https://www.indiegogo.com/projects/soul-whisperer-the-new-album-tour-by-tess#/story.
 

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