08/12/2022
“La maledizione del Dakota” per John Lennon e altri nel nuovo libro di Camilla Sernagiotto
Non solo l’assassinio di John Lennon è (o sarebbe) legato al Dakota Building come racconta nel suo nuovo libro Camilla Sernagiotto
Quando si cita il Dakota Building si pensa subito alla tragica morte di John Lennon, come fa notare la stessa Camilla Sernagiotto in La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri (Arcana, 2022). Lennon risiedeva lì da qualche anno insieme a Yoko Ono quando l’8 dicembre 1980 fu assassinato da un pazzo squilibrato di nome Mark David Chapman. Se però proviamo ad approfondire l’indagine su questo antico e lussuoso palazzo di New York della 72ª strada nell’Upper West Side di New York si possono scoprire altre vicende misteriose o (non solo) inquietanti coincidenze. È stato questo il tipo di lavoro svolto in un libro di inchiesta di oltre 400 pagine dalla giornalista di Sky TG24, Corriere Della Sera, Vanity Fair, Wired, GQ, Grazia, Donna Moderna, Tu Style, The Wom e VICE. Camilla Sernagiotto mette in relazione tra loro alcuni tragici fatti di cronaca che hanno in comune il cinema, la musica, la cultura pop in generale e soprattutto il Dakota Building.
Sembra che il Dakota fosse stato scelto dal celebre esoterista Aleister Crowley, figura presente anche sulla celebre copertina del Sgt. Pepper’s dei Beatles. Crowley negli anni Cinquanta ispirò Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana e lo stesso LaVey collaborò con il regista Roman Polanski per rendere credibili i rituali satanici presenti nel film Rosemary’s Baby. La pellicola fu girata nel 1968 proprio all’interno del Dakota (che nel film diventa Bramford, come nel romanzo di Ira Levin dal quale nasce l’adattamento), un anno prima che la moglie del regista, l’attrice Sharon Tate, incinta di otto mesi e mezzo, venisse ammazzata insieme ad altre persone nell’eccidio di Cielo Drive a Los Angeles dalla Family, setta di Charles Manson. Come prova del processo fu portato il White Album dei Beatles, che fu indicata come ispirazione, ma tutto nascerebbe prima, quindi dal Dakota Building, elemento in comune di questa storia e dell’assassinio di Lennon.
Sono tante altre le vicende legate al prestigioso palazzo di New York… dove per abitarci bisogna ottenere il consenso dal comitato di condomini che decide tuttora chi può farne parte o meno. Madonna e Cher ad esempio non hanno potuto acquistare lì un appartamento, mentre il direttore d’orchestra Leonard Bernstein o il grande ballerino e coreografo Rudolf Nureyev hanno avuto il via libera.
“Arrestandomi non avete fermato solo un assassino, avete fatto molto di più: avete messo fine a un’intera epoca. Io ero l’ultimo rappresentante degli anni Sessanta” aveva detto Mark David Chapman dopo quello che gli accadde come conseguenza per aver ammazzato John Lennon, unico punto tristemente risolto, rispetto ai misteri che aleggiano sulla permanente maledizione del Dakota.