Neil Young

Neil Young esegue l’inno statunitense “in stile Hendrix”

Un nuovo video diffuso qualche giorno fa con il titolo di Stand for Peace vede Neil Young suonare con la chitarra elettrica l’inno statunitense

 

Neil Young ha eseguito The Star-Spangled Banner, il famoso inno statunitense, “in stile Hendrix”, cioè con la chitarra elettrica e in una versione simile a come lo suonò il chitarrista alla fine del Festival di Woodstock. Il video è stato reso pubblico qualche giorno fa con il titolo di Stand for Peace, vede alla regia la moglie del singer-songwriter canadese, Daryl Hannah, e si conclude con le scritte “Be Brave” e “Stand For Peace”:

 

 

 

A ottobre Neil Young ha anche annunciato il suo nuovo album, Before and After. Il lavoro uscirà su Reprise Records il prossimo 8 dicembre e conterrà ri-registrazioni di alcuni suoi brani, da Burned dei Buffalo Springfield a Don’t Forget Love presente in Barn del 2021. Tra le tredici canzoni tutte unite tra loro in un’unica traccia ci sarà anche un inedito, If You Got Love.

 

Neil Young è stato anche il protagonista di una delle nostre dirette (Jam TV – Music Room) qualche giorno prima del suo compleanno e per l’occasione abbiamo ovviamente celebrato la sua carriera e la sua arte con tanti filmati e ospiti.

 

PJ Harvey - Tiny Desk Concert

PJ Harvey, Tiny Desk Concert

Guarda l’intera esibizione di PJ Harvey, ospite dei Tiny Desk Concert

 

Per la serie dei Tiny Desk Concert si è esibita qualche giorno fa PJ Harvey. Cinque sono stati i brani della sua performance in cui è stata accompagnata da John Parish e James Johnston. Tra i pezzi proposti nel breve set, ben quattro fanno parte del suo nuovo album I Inside The Old Year Dying, vale a dire I Inside The Old I Dying, A Noiseless Noise, A Child’s Question, August e la title-track; al termine dell’esibizione ha invece eseguito White Chalk, brano che dava il titolo al suo album del 2007.

 

Qui di seguito il video dell’intera performance di PJ Harvey per i Tiny Desk Concert:

 

 

Nel corso della sua carriera, Harvey ha sempre fatto in modo che ogni fase del suo percorso la portasse in un luogo nuovo, ma questo progetto è audace e originale persino per i suoi standard. Permeato da un senso di ritorno ciclico a nuovi inizi, combina la sua audacia creativa con un senso di apertura e di invito, in modo molto affascinante. Le nuove tracce, dice Harvey, “offrono uno spazio per riposarsi, una consolazione, un conforto, un sollievo, che sembra essere necessario per i tempi in cui viviamo“.

La storia del disco risale a sei anni fa, alla fine del tour del suo ultimo album del 2017 e a come Harvey si è sentita subito dopo. Quello che sentiva fortemente era che da qualche parte, nell’infinito ripercorrersi di album e tournée, aveva perso il suo legame con la musica stessa, una consapevolezza che la turbava enormemente.

Non si è trattato di un periodo di astinenza creativa: grazie all’aiuto del poeta scozzese Don Paterson, l’artista ha lavorato a Orlam, opera poetica pubblicata l’anno scorso, la sua seconda dopo The Hollow of the Hand del 2015, che è diventata una delle ispirazioni principali per il nuovo album. Ci sono state anche le ristampe degli album precedenti della Harvey e, in nuove edizioni, delle loro versioni demo, che sono uscite tra il 2020 e il 2022. Ma alla fine due cose hanno iniziato a spingerla verso nuove canzoni, musica e suoni.

Uno di questi è il ricordo di un incontro con l’artista e regista Steve McQueen, a Chicago, durante il periodo di Hope Six. Il suo consiglio per lei è stato quello di smetterla di pensare alla musica come se si trattasse di album, ma di pensare a ciò che ama veramente, le parole, le immagini e la musica, e mettere insieme queste tre cose. L’altro elemento che l’ha spinta al ritorno alla musica è semplice: il puro atto di suonare. Prendere in mano la chitarra o sedersi al pianoforte per suonare le sue canzoni preferite di artisti come Nina Simone o Bob Dylan – ha riconfermato la sua passione per questa forma d’arte.

Presto qualcosa cominciò a muoversi. Quando Harvey ha iniziato a scrivere nuove canzoni, ha avvertito la sensazione liberatoria di fare musica per sé stessa, piuttosto che i primi passi del ciclo album-tour-album-tour. Ha attinto al senso di libertà creativa che aveva provato in passato lavorando su colonne sonore e in teatro.  Allo stesso tempo, la sua prospettiva si stava spostando dai grandi temi di Let England Shake e Hope Six (“guardare fuori, alla guerra, alla politica, al mondo”) verso qualcosa di più intimo e umano.

Le nuove canzoni“, dice Harvey, “le ho scritte tutte in circa tre settimane“. Ma quello era solo l’inizio. La chiave di ciò che sarebbe accaduto in seguito, ai Battery Studios nel nord-ovest di Londra, stava in un legame creativo a tre che risale ormai a quasi trent’anni fa tra Harvey, il suo storico collaboratore e partner creativo John Parish e Flood: noto come produttore, sebbene questa parola non gli renda giustizia.

“Lo studio è stato allestito per suonare dal vivo e questo è tutto ciò che abbiamo fatto“, dice. È difficile sopravvalutare l’importanza di questo aspetto: se I Inside the Old Year Dying è un disco molto tattile e umano, è dovuto in parte al fatto che quasi tutto ciò che contiene è frutto di improvvisazione, performance e idee spontanee, registrate nel momento stesso della loro creazione.

C’è qualcosa di profondamente edificante e redentivo in questo album, qualità esemplificate dal singolo di apertura del disco, A Child’s Question, August. “Penso che l’album parli di ricerca, di esplorazione, l’intensità del primo amore e la ricerca di un significato“, dice Harvey. “Non che ci debba essere per forza un messaggio, ma la sensazione che ricevo dal disco è quella dell’amore, si tinge di tristezza e perdita, ma è amorevole. Credo sia questo che lo fa sentire così accogliente, così aperto“.

DallAmeriCaruso - Veltroni e Baraldi - Intervista - YouTube - Jam TV

Walter Veltroni e Angela Baraldi – “DallAmeriCaruso. Il concerto perduto”

Walter Veltroni e Angela Baraldi ci parlano di DallAmeriCaruso. Il concerto perduto, il docufilm che uscirà nelle sale cinematografiche solo il 20, il 21 e il 22 novembre

 

Sarà nei cinema solo il 20, il 21 e il 22 novembre DallAmeriCaruso. Il concerto perduto. Il docufilm in 4K è un lavoro straordinario in cui si possono apprezzare le riprese integrali ritrovate, restaurate e rimasterizzate in Dolby Atmos del famoso concerto di Lucio Dalla del 1986 al Village Gate di New York. Non è nuovo a questo tipo di lavoro Walter Veltroni, regista di DallAmeriCaruso, questa volta a contatto con una documentazione audio e video in condizioni migliori rispetto a quella del concerto ritrovato di Fabrizio De André e PFM. Ed è proprio lo stesso Walter Veltroni che ci ha spiegato la differenza del lavoro effettuato sui due docufilm di cui ha firmato la regia, in un’intervista esclusiva realizzata qualche giorno fa presso l’Anteo di Milano dopo la proiezione riservata alla stampa di DallAmeriCaruso.

Veltroni è stato anche amico di Lucio Dalla. E quei momenti legati al 1986 e al live di New York sono ben presenti nella sua memoria.

È emozionante vedere un concerto come quello proposto in DallAmeriCaruso con Dalla, ottimamente accompagnato dagli Stadio. Ed è entusiasmante anche l’apertura del docufilm con il racconto della nascita del brano Caruso, attraverso i luoghi e le testimonianze di chi c’era e attraverso filmati inediti, come ad esempio quello tratto dal film Passione di John Turturro del 2010: nella ripresa, scartata dal film e anch’essa ritrovata come l’intero concerto di New York, si vede Lucio interpretare in maniera intensa proprio Caruso davanti al Golfo di Sorrento che lo ha ispirato originariamente in fase di scrittura.

 

Una delle testimonianze raccolte per la prima parte di DallAmeriCaruso è quella di Angela Baraldi, cantautrice rock e attrice, che ha visto il docufilm per la prima volta nella sua interezza proprio poche ore prima che parlasse anche direttamente con noi di questo lavoro.

Nell’estate del 1986 Lucio Dalla era in barca tra Napoli e Sorrento, quando a un certo punto si ruppe l’asse del motore. A seguito del guasto Dalla andò a dormire all’Hotel Excelsior di Sorrento, dove gli fu assegnata la stanza in cui nel 1921 aveva soggiornato Enrico Caruso. La storia, vera o presunta, del suo amore per una giovane cui insegnava musica, fu raccontata a Lucio dall’allora barista Angelo Leonelli, presente nel docufilm, così come Gaetano Curreri e Ricky Portera degli Stadio e tanti altri che hanno conosciuto e frequentato Lucio nei giorni a Sorrento o nel tour in America, proprio come Angela Baraldi, che era a bordo della barca di Dalla quando avvenne il guasto ed è tornata dopo tanti anni in quella famosa stanza dell’Excelsior per le riprese di DallAmeriCaruso.

 

Una splendida versione de L’ultima luna e poi tanti altri successi come Anna e Marco, Se io fossi un angelo, Cara, Balla balla ballerino, Futura, L’anno che verrà, 4/3/1943 disponibili anche in un album da lunedì 20 novembre in digitale e dal 1° dicembre in vari formati fisici e in Dolby Atmos completano un lavoro prezioso che mira a “eternalizzare” la figura di Lucio Dalla, come ha dichiarato Walter Veltroni nel corso della conferenza stampa successiva alla proiezione in anteprima di DallAmeriCaruso. Il concerto perduto, un docufilm da vedere nei prossimi giorni al cinema (qui l’elenco delle sale).

Natalie Merchant - live - Milano - Dal Verme - Jam TV

Natalie Merchant live al Teatro Dal Verme di Milano (17.11.2023)

A 20 anni dalla sua ultima apparizione in Italia, Natalie Merchant è tornata nel nostro Paese per due date live e la prima era il 17 novembre a Milano

 

Ultime due date nel nostro paese del suo World Tour 2023 a supporto di Keep Your Courage per Natalie Merchant, ieri sera live al Teatro Dal Verme di Milano.

Un titolo emblematico per il suo ultimo lavoro discografico. Già, perché a Natalie il coraggio non è mai mancato così come l’impegno nel sostenere cause politiche e sociali spesso a favore delle donne, come dimostra la copertina del disco che raffigura una statua di Giovanna d’Arco.

Accompagnata da un impeccabile quartetto semi-acustico, Natalie Merchant si è presentata sul palco del Teatro Dal Verme di Milano sfoggiando eleganza estetica (un completo sciccosissimo fatto di uno spolverino rosso fuoco e un severo abito nero), empatia nei confronti del folto pubblico che l’ha accolta con calore e, soprattutto, straordinaria raffinatezza sonora. L’ha confermato la tripletta di brani iniziali (le deliziose Motherland, Nursury Rhyme of Innocence and Experience e Maggie Said) tutte interpretate dalla Merchant con dirompente espressività. La sua voce non risente lo scorrere del tempo così come la suadente leggiadria dei suoi movimenti sul palco sembra aver accantonato l’importante intervento alla spina dorsale che ha dovuto affrontare di recente.

Ma ad entusiasmare la platea sono stati soprattutto la bellezza della sua musica, la passione che trasmette in ogni nota e anche quel palpabile senso del divertimento che sembra averla fatta riconciliare con la dura vita delle tournée che si era lasciata alle spalle da quasi un decennio. Ma anche la simpatia e la nonchalance dimostrate togliendosi le scarpe con il tacco, lasciandosi andare a un liberatorio “fanculo alla capitale della moda” ed esibendosi a piedi nudi come le imporrebbe la sua anima folk.

Piacciono molto The Worst Thing, dall’anima spagnoleggiante, e King of May dedicata all’amico Allen Ginsberg che, prima di morire, le aveva donato uno dei suoi harmonium. E che poi lei stessa aveva omaggiato nel corso di uno dei memorial dedicati al poeta scomparso nella cattedrale di St. John the Divine a New Yok. “La sua morte ha segnato la fine di un’epoca”, ha ammesso, prima di ripartire con più leggerezza con brani come Break Your Heart o Big Girls.

Le sue radici italiche, il nonno era siciliano e il cui vero cognome era Mercante, sono emerse nei siparietti tra un brano e l’altro in cui si è espressa in buon italiano ammettendo “che lo sto ancora studiando”. Il tutto per realizzare un progetto della Fondazione Prada che preveder la messa in musica di alcuni poemetti della scrittrice di origine ebraica Lina Schwartz. Un progetto perseguito da diversi anni insieme all’ensemble folk calabrese dei Domo Migrantes invitati a salire sul palco per un “antipasto” dello spettacolo che andrà in scena il prossimo anno Dopo aver cantato a cappella una intera strofa della battistiana Collina dei ciliegi, Natalie è tornata nel suo territorio naturale e con Wonder ha calato un poker d’assi conclusosi con uno dei pezzi più belli del nuovo album, Come On Aphrodite, prima di rientrare in scena per un bis di ringraziamento.

A 60 anni compiuti lo scorso ottobre (che non intende nascondere con ritocchini o capelli tinti) Natalie Merchant dimostra lo stesso charme di quando l’avevamo incontrata 30 anni esatti fa e che aveva fato perdere la testa a Michael Stipe. E artisticamente conferma, se ancora fosse necessario, talento, passione, gusto e sensibilità. Tutte doti, queste, che alimentano le speranze mai sopite di tutto noi appassionati.

Natalie Merchant, Keep Your Courage è il nuovo album - Intervista

Natalie Merchant ci racconta il nuovo album – Intervista

Keep Your Courage, nuovo album dopo più di nove anni d’assenza per la cantautrice Natalie Merchant, in concerto in Italia il 17 e 18 novembre

 

Più di nove anni d’assenza per la cantautrice Natalie Merchant, un lungo periodo in cui, oltre a una delicata operazione alla spina dorsale che non le ha permesso di suonare per diverso tempo, la sua vita è stata piena di volontariato, di impegno sociale e di tempo trascorso a crescere sua figlia.

Oggi Natalie Merchant torna con un nuovo disco, “Keep Your Courage”, che mostra in copertina una delle donne coraggiose per eccellenza, Giovanna D’Arco, un titolo significativo per un album ricco, finemente scritto ed elegantemente prodotto, che indaga, con la giusta dose di coraggio, il mistero più intricato, l’amore.

Il disco spazia dal folk alle nuance più jazz, dalla tradizione celtica di cui la Merchant è cultrice fino alle sonorità sinfoniche. I tratti peculiari che l’hanno resa la cantautrice raffinata che conosciamo ci sono tutti, ma la scrittura si rivela ancora più poetica del passato e i suoni si nutrono del suo eclettismo e del sapiente apporto di sette diversi compositori che rendono l’opera finale estremamente ricca, tra cui spiccano Gabriel Kahane, Stephen Barber, Colin Jacobson e Megan Gould.

AL suo fianco una serie di talentuosi musicisti che hanno collaborato a questo disco, dalla cantante Abeena Koomson-Davis (Resistance Revival Chorus) al gruppo celtico-folk Lúnasa. E ancora Kinan Azmeh al clarinetto e Steve Davis al trombone.

Natalie Merchant sarà in concerto in Italia il 17 novemre al Teatro Dal Verme di Milano e il 18 novembre al Palasport San Bernardino di Chiari (BS).

 

 

milano music week 2023

Milano Music Week 2023, il programma

Dal 20 al 26 novembre 2023 avrà luogo la Milano Music Week, una settimana di grandi eventi musicali

 

È stata presentata al BASE di Milano la Milano Music Week 2023 che dal 20 al 26 novembre prossimi vedrà la città di Milano invasa da grandi eventi musicali.
Promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, AssoConcerti, Assomusica, FIMI, NUOVOIMAIE e SIAE con il patrocinio del Ministero della Cultura la Milano Music Week è stata presentata alla stampa con la partecipazione, tra gli altri, di Nur Al Habash curatrice della manifestazione con la partecipazione speciale di Francesca Michielin, Carlo Parodi – Presidente di AssoMusica – , Bruno Sconocchia – Presidente di ASSOconcerti -, l’assessore alla cultura del comune di Milano Tommaso Sacchi e Paolo Franchini Consigliere di gestione di Siae.
Numerose le location coinvolte in tutta Milano, come Mare Culturale Urbano, Santeria Toscana 31, Spirit de Milan e Hard Rock Cafe Milan, la Apple di Piazza Liberty e l’Arci Bellezza.
Oltre agli eventi live che vedranno avvicendarsi, oltre che la stessa Michielin, Manuel Agnelli, Angelina Mango, Tommaso Paradiso, Neffa, CCCP – Fedeli Alla Linea, Motta e altri, diversi saranno gli incontri, i dibattiti, i panel sul music business, talk con gli artisti, workshop, djset, showcase, party e interventi di grandi protagonisti dell’industria di settore tra cui spicca in modo particolare quello di Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube.
Il legame indissolubile tra la città di Milano e la musica è stato sottolineato anche da un messaggio del Sindaco Giuseppe Sala che ha dichiarato: “Il legame di Milano con la musica è forte e radicato nel tempo; dalla lirica alla musica classica, dalla leggera a quella pop, al rock, al rap: non c’è genere musicale che non abbia trovato nella nostra città il luogo adatto in cui svilupparsi e farsi conoscere al grande pubblico, qualsiasi momento storico si voglia considerare. Sono certo che la Milano Music Week celebrerà anche quest’anno questo rapporto speciale, valorizzando musicisti, interpreti e tutte le professionalità del mondo dell’industria musicale, attraverso incontri, dibattiti e riflessioni coinvolgenti”.
Durante la conferenza stampa, un momento di commozione ha unito il presidente di Assomusica Carlo Parodi, il presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia e la Direttrice Artistica Nur Al Habash nel ricordare Vincenzo Spera, l’ex presidente di Assomusica scomparso tragicamente lo scorso marzo, annunciando la Sala Spera, sala a lui dedicata, all’interno di Casa Milano Music Week in Torneria Tortona.
Oltre al BASE, che sarà uno dei punti di riferimento della manifestazione, un altro punto nevralgico degli eventi sarà appunto Torneria Tortona, che ospiterà i principali panel sul music business e ospiterà un’area co-working con uno spazio dedicato a RTL 102.5 (radio ufficiale della manifestazione) che trasmetterà in diretta le feste di apertura e chiusura.

Allora non resta che godersi tutti gli eventi in programma: buona musica e buona Milano Music Week a tutti.

 

Programma completo su https://milanomusicweek.it/

 

Joni Mitchell

Joni Mitchell compie 80 anni: cinque album da ascoltare

Il 7 novembre 1943 nasceva Joni Mitchell, e oggi che la singer-songwriter canadese compie 80 anni vogliamo celebrarla consigliandovi cinque album (qualora non li aveste mai ascoltati)

 

1. Ladies of the Canyon (Reprise Records, 1970)

Il titolo fa ovviamente riferimento al Laurel Canyon, il cuore della cultura musicale di Los Angeles, in quegli anni abitato dai cantautori e musicisti più noti e attivi della scena californiana. In particolare, Joni Mitchell in questo periodo vive al 8217 di Lookout Mountain Avenue, nientemeno che la casa protagonista di Our House di Graham Nash. Il terrore e l’idealismo degli anni ’60 sono perfettamente espressi in questo disco, così come il significato metaforico espresso dalla giovane ventiseienne canadese che in questi brani racconta una parte di sé: Ladies of the Canyon è la voce della Mitchell che da crisalide si trasforma in farfalla e spicca il volo.

Top track: Big Yellow Taxi

 

 

2. Blue (Warner Records, 1971)

Dopo la fine della storia con Graham Nash nuove idee musicali iniziano a scorrere fluide e Joni si accorge di una serie di temi ricorrenti: l’amore, la perdita, la fuga, la ricerca di una sorta di indefinita spiritualità. Viaggia per l’Europa ma si rende presto conto che questo girovagare continuo tende solo ad amplificare la sua sensazione di solitudine. Durante un periodo trascorso a Parigi racconta la malinconia per l’adottiva West Coast in California. «In quel periodo della mia vita sentivo di non avere difese» racconterà Joni Mitchell, «sentivo di non poter fingere di essere forte. Ma il lato positivo è che anche la musica era priva di difese». Blue è un album imprescindibile che bilancia perfettamente tormento e disperazione con l’estasi e il romanticismo più estremo.

Top Track: Blue

 

3. Hejira (Asylum Records, 1976)

Con questo nono disco continua il viaggio della Mitchell nelle atmosfere più aperte, più jazz iniziate con i precedenti Court and Spark e The Hissing of Summer Laws. Ed è proprio un altro viaggio – questa volta fisico – ad ispirare un disco che potrebbe essere letto come un concept. Dopo la rottura con il batterista John Guerin e alla fine del tour di promozione per Hissing, Joni decide di prendersi una pausa da tutto e soggiorna per un po’ nella casa sulla spiaggia di Neil Young. Conosce due nuovi amici che la invitano a fare un tratto di viaggio con loro salvo poi proseguire da sola. È il primo di tre viaggi compiuti tra il 1975 e il 1976 in lungo e in largo per l’America, in una macchina guidata senza patente fino al ritorno a casa, e alla voglia di mettere, nuovamente, tutto in musica: il basso inimitabile di Jaco Pastorius è la firma ultima di uno dei momenti più alti della carriera della cantautrice canadese.

Top Track: Hejira

 

4. Both Sides Now (Reprise Records, 2000)

Al momento della sua pubblicazione questo disco appare come una sorta di commiato, una chiusura di cerchio che racconta quanto la stessa Joni sia cambiata, cresciuta, da Blue (che contiene la versione originale di Both Sides Now) a questo momento; altrimenti che senso avrebbe, per una delle cantautrici più famose e quotate al mondo, pubblicare un disco di cover accompagnata da un’orchestra, se non per mancanza di nuovo materiale e nuove idee? «Il mio punto di vista è troppo realistico e la realtà è troppo desolante per proporre una mia nuova raccolta», dichiara la Mitchell al Los Angeles Times. Tuttavia non è ancora il momento di smettere di raccontare le mille sfumature dell’amore, sceglie solo di farlo attraverso classici intramontabili come At Last e Stormy Weather. Al suo fianco anche Wayne Shorter e Herbie Hancock.

Top Track: le nuove versioni delle sue A Case of You e Both Sides Now

 

5. Live at Newport (Rhino, 2023)

Uscito lo scorso 28 luglio, questo live è un pezzo di storia, perché vede tornare sul palco Joni Mitchell dopo 20 anni d’assenza. Nel 2022 la talentuosa cantautrice Brandi Carlile chiude l’edizione dello storico Newport Folk Festival e alla fine della sua performance, del tutto inaspettatamente, sale sul palco la Mitchell completamente avvolta dal boato di una folla impazzita che l’accoglie incredula. Dopo essere sopravvissuta a un aneurisma cerebrale solo sette anni prima, la cantautrice regala al pubblico di Newport alcuni dei brani storici del suo repertorio: una serata unica che ha confermato – se mai ce ne fosse stato il bisogno – l’immenso talento di un’artista che è sempre riuscita a rimanere se stessa nei mille cambiamenti vissuti, una voce che, benché abbia ridotto drasticamente il suo range, mantiene ancora vivo il suo potere come cinquant’anni fa.

Top Track: The Circle Game

Omar Pedrini - Sole Spento - Live @ Jam TV

Omar Pedrini – Sole Spento (Live)

Il primo singolo dei Timoria in cui c’è la voce di Omar Pedrini: Sole Spento solo con voce e chitarra live negli studi di Jam TV

 

Omar Pedrini ha suonato per noi nei nostri studi Sole Spento, brano dei Timoria che faceva parte di El Topo Grand Hotel, album del 2001. Omar racconta che fu ispirato da una lettera che ricevette da un amico in carcere condannato a 17 anni e aggiunge: “Le sue parole, la sua solitudine sembravano scritte per me che in realtà ero un uomo libero“.

 

Omar Pedrini adesso è in tour per la prima parte di Omar Pedrini 35, Dai Timoria ad oggi: Goodbye Rock’N’Roll, che è l’ultimo tour rock dell’artista bresciano, prima di un nuovo disco che segnerà un cambiamento di rotta nella carriera e nello stile de “Lo zio Rock”, come amano definirlo i fan di seconda generazione.

Il tour è quindi anche l’ultima occasione per ascoltare i suoi successi, brani cult che hanno segnato 35 anni di carriera, dai Timoria a oggi. Non mancano infatti le canzoni tratte da Viaggio Senza Vento e 2020 SpeedBall, fino ai dischi che lo hanno riportato in auge con l’aiuto della ignition di Noel Gallagher nella sua fase inglese con Che Ci Vado A Fare A Londra e Sospeso.

Mi sono sempre dato in pasto al mio amato pubblico totalmente, “anema e core” e, quando ho interrotto, è stato proprio per “il core” malandrino, che mi ha costretto a lunghi stop negli ultimi 20 anni. Ma da Guerriero quale vengo definito, ho sempre un grande entusiasmo all’idea di tornare sul palco. Stavolta è ancora più importante l’occasione , perché festeggio 35 anni di carriera. Sarà bello sentire per l’ennesima volta l’odore di quei palchi sui quali ritroverò il mio sudore, talvolta il mio sangue, ma anche tantissimi ricordi di una vita spesa per il rock’n’roll e in cui spero di rivedere tanti volti amici e amici nuovi. Anche perché sarà il mio “ultimo giro di rock’n’roll”: ho deciso di guardare in faccia il mio futuro e dedicarmi a un nuovo me, portando nella mia carriera qualcosa di completamente nuovo e che, in questo momento della mia vita, rappresenta meglio la mia crescita artistica e personale.” – commenta Omar Pedrini.

Con Omar sul palco c’è l’ormai rodata Omar Pedrini Band, formata da Carlo “Octopus” Poddighe (chitarra, tastiera e voce), Stefano Malchiodi (batteria), Mirco Pantano (basso e voce), Davide Apollo (voce), Simone Zoni (chitarra e voce). Una vera e propria rock family che va dai 25 anni ai 56 (di Omar), e che da ormai 12 anni lo accompagna nei concerti.

Il tour è stato anticipato da un nuovo estratto da Sospeso, l’ultimo album di Omar Pedrini per Virgin Music LAS (Universal Music Italia): la preghiera rock (l’ultima) dal titolo Dolce Maria.

Il tour è organizzato da IMARTS (International Music and Arts). I dettagli sulle prevendite saranno resi noti a breve sui canali ufficiali di Omar Pedrini e su www.internationalmusic.it.

A questa prima parte del tour, seguirà una seconda invernale, che sarà annunciata sui canali ufficiali dell’artista. Sarà annunciata inoltre a breve una grande sorpresa per tutti i fan.

Le prossime date in programma sono:
11 Novembre – Roma, Largo Venue
17 Novembre  – Roncade (TV), New Age
23 Novembre  – Isola Della Scala (VR) Ingresso Gratuito

 

Eric Steckel - Day Drinkin' - Live - Jam TV

Eric Steckel – Day Drinkin’ (Live)

Prima dei suoi live imminenti in Italia è venuto a trovarci nei nostri studi Eric Steckel e qui ci fa ascoltare un suo brano originale dal titolo Day Drinkin’ 

 

Da un suo album del 2012, Dismantle The Sun, Eric Steckel ci propone live nei nostri studi Day Drinkin’. Il chitarrista presenterà in Italia il suo nuovo album The Steakhouse Sessions: Vol. 1 venerdì 3 novembre 2023 al Crossroads Live Club di Roma e sabato 4 novembre all’Auditorium delle Scuole Primarie di Chiari (BS). I biglietti per gli show sono in vendita su Vivaticket (Roma), Ticketone e Ticketmaster (Chiari).

In un’epoca in cui pedaliere, laptop e suoni campionati sono diventati all’ordine del giorno, Eric Steckel va controcorrente e riporta i suoi ascoltatori ai tempi in cui le chitarre venivano suonate a tutto volume con enormi amplificatori. Acclamato da molti come l’astro nascente del blues rock, Eric dà vita a performance potenti che hanno ipnotizzato il pubblico di oltre 25 paesi. Steckel porta sul palco un’energia e una passione che non deludono mai ed è un’artista assolutamente imperdibile per i fan del rock vintage.

Pochi giovani chitarristi possono vantare l’impressionante curriculum di Eric Steckel. Il suo album di debutto A Few Degrees Warmer è stato registrato dal vivo nell’aprile 2002, quando aveva solo 11 anni. Poco tempo dopo partecipa al Sarasota Blues Festival del 2003, dove il suo set è sulla bocca di tutti: prima della fine della serata, la leggenda del blues rock britannico John Mayall lo presenta come il più giovane chitarrista mai salito sul palco con i Bluesbreakers. La collaborazione con Mayall prosegue nel 2004, anno in cui Eric apre il suo tour in Nord Europa, e nel 2007 partecipa alle registrazioni di Road Dogs.

Dopo 20 anni di carriera sul palco e in studio, Eric si impegna a offrire la sua miscela distintiva di blues metal a tutti gli appassionati della sei corde del mondo.

Beatles, il 2 novembre esce l'ultima canzone inedita "Now And Then"

Beatles, è uscita l’ultima canzone “Now And Then”

È uscita su tutte le piattaforme digitali (e in formato fisico) Now And Then, l’ultima canzone dei Beatles

 

Se ne parlava da tempo (e noi ve ne avevamo parlato qui), ma finalmente è stata pubblicata Now And Then (Apple Corps Ltd./Capitol/UMe), l’ultima canzone dei Beatles:

 

 

Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, Love Me Do, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos®, mentre la copertina originale è stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha.

 

Beatles - Copertina - Now And Then

 

Now And Then/ Love Me Do singolo doppio lato A

  • Mix stereo disponibile in:
    • Digital download; streaming; vinile 7′ nero e colorato (azzurro, semi-trasparente); vinile 12” nero
    • Vinile 12” rosso in esclusiva per gli store Feltrinelli incluso il loro POP-UP store di Corso Buenos Aires a Milano.
    • Edizione limitata: musicassetta; 7” vinile marmorizzato sul Beatles Store e  shop di Universal Music Italia (prodotti in esclusiva).
  • Mix Dolby Atmos: Digital download; streaming.

 

L’uscita è stata preceduta ieri da un film documentario della durata di 12 minuti, Now And Then – The Last Beatles Song, scritto e diretto da Oliver Murray. Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson:

 

 

Il nuovo videoclip musicale di Now And Then debutterà venerdì 3 novembre alle ore 14.00 ed è diretto dal Premio Oscar Peter Jackson, già regista della docu-serie The Beatles: Get Back del 2021:

 

 

La storia dietro Now And Then inizia alla fine degli anni ’70, quando John ha registrato una demo con voce e piano nella sua casa, il Dakota Building a New York. Nel 1994 sua moglie, Yoko Ono Lennon, ha consegnato la registrazione a Paul, George e Ringo, assieme ad altre demo di John, Free As A Bird e Real Love, che sono state successivamente completate come nuove canzoni dei Beatles e pubblicate come singoli rispettivamente nel 1995 e nel 1996, come parte del progetto The Beatles Anthology. Nel frattempo Paul, George e Ringo hanno anche registrato nuove parti e completato un primo mix di Now And Then con il produttore Jeff Lynne. All’epoca le limitazioni della tecnologia hanno impedito di separare la voce e il piano di John per ottenere un mix pulito e limpido necessario a completare la canzone. Now And Then è stata così scartata, nella speranza di poterla rivisitare un giorno.

 

Poi nel 2021 è uscita la docu-serie The Beatles: Get Back, diretta dal regista Peter Jackson, che ha sbalordito gli spettatori con l’acclamato lavoro di restauro della pellicola e dell’audio. Utilizzando la tecnologia audio MAL della WingNut Films, il team di Jackson ha ‘de-mixato’ la colonna sonora mono del film, riuscendo ad isolare gli strumenti e i vocals e tutte le singole voci all’interno delle conversazioni dei Beatles. Questo traguardo ha aperto le porte al nuovo mix di Revolver del 2022, tratto direttamente dai master tape originali a 4 tracce. Ciò ha portato alla domanda su cosa poter fare con la demo di Now And Then. Peter Jackson e i suoi tecnici del suono, guidati da Emile de la Rey, hanno applicato la stessa tecnologia alla registrazione originale casalinga di John, preservando la limpidezza e l’integrità della performance vocale originale, separandola dal pianoforte.

 

Nel 2022 Paul e Ringo hanno incominciato a completare il brano. Oltre alla voce di John Lennon, Now And Then contiene la chitarra elettrica e acustica registrata nel 1995 da George, una nuova parte di batteria di Ringo e il basso, la chitarra e il piano di Paul, che si accorda alla suonata originale di John. Paul ha aggiunto un assolo di chitarra slide ispirato a George; lui e Ringo hanno anche contribuito al pezzo realizzando i cori nel ritornello.

 

A Los Angeles, Paul ha supervisionato una sessione di registrazione ai Capitol Studios per un arrangiamento d’archi nostalgico e squisitamente Beatles, scritto da Giles Martin, Paul e Ben Foster. Paul e Giles hanno anche aggiunto un ultimo, meraviglioso tocco: i backing vocals provenienti dalle registrazioni originali di Here, There And Everywhere, Eleanor Rigby e Because, intessuti nella nuova canzone utilizzando le tecniche perfezionate durante la lavorazione dello show e dell’album LOVE. La traccia finita è prodotta da Paul e Giles e mixata da Spike Stent.

 

Paul ha raccontato: “Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante. E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”.

 

Ringo ha affermato: “È stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”.

 

Olivia Harrison ha detto: “Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Se fosse qui oggi, Dhani ed io sappiamo che si sarebbe unito a Paul e Ringo mettendoci tutto il cuore per completare la registrazione di Now And Then“.

 

Sean Ono Lennon ha raccontato: “È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”.

 

Now And Then Crediti:

Produced by Paul McCartney, Giles Martin

Additional Production: Jeff Lynne

Vocals: John Lennon, Paul McCartney

Backing Vocals: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr

Guitars: George Harrison

Guitars, Bass, Piano, Electric Harpsichord, Shaker: Paul McCartney

Drums, Tambourine, Shaker: Ringo Starr

 

Additional Credits:

String Arrangement: Paul McCartney, Giles Martin, Ben Foster

Mixed by Spike Stent

Engineered by Geoff Emerick, Steve Orchard, Greg McAllister, Jon Jacobs, Steve Genewick, Bruce Sugar, Keith Smith

Source Separation / MAL Courtesy of WingNut Films Productions Ltd.

Head of Machine Learning: Emile de la Rey

Project Management: Adam Sharp

 

Recorded at Recorded at Hog Hill Studio, Capitol Studios and Roccabella West

Mastered by Miles Showell

 

Project Producers: Jonathan Clyde and Guy Hayden

Executive Producer: Jeff Jones

 

***

 

 

 

Il 10 novembre le raccolte dei Beatles, 1962-1966 (The Red Album) e 1967-1970 (The Blue Album), saranno pubblicate in nuove edizioni 2023 via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Fin dalla prima apparizione 50 anni fa, questi album hanno introdotto la musica dei Beatles alle generazioni successive. Ora le tracklist di entrambe le raccolte sono state estese, con tutti i brani mixati in stereo e Dolby Atmos. 4 nuovi CD e una collezione di vinili 6LP da 180 grammi si aggiungono a Red e Blue in un cofanetto da collezione. La versione UK del singolo Love Me Do apre 1962-1966 (2023 Edition), mentre Now And Then è contenuta dentro 1967-1970 (2023 Edition) a completamento delle raccolte che coprono la loro intera carriera. Entrambe le raccolte includono nuovi scritti del giornalista e autore John Harris.

 

Beatles - copertina Red                     Beatles - Copertina Blue

 

Mix stereo:
Entrambe le raccolte: digital download; streaming; 2CD (blu e rosso); 3 vinili da 180g neri
Entrambe le raccolte: limited edition in esclusiva sul Beatles Store e sullo shop di Universal Music Italia: 3 vinili colorati (rosso per la “Red”, blu per la “Blue); Set da 4CD; Set da 6 vinili colorati red+blu con entrambe le raccolte.
Set da 6 vinili neri da 180g con entrambe le raccolte.
Box 4CD in esclusiva sullo shop di Universal Music Italia e nel POP UP store Feltrinelli di Corso Buenos Aires a Milano.
Mix Dolby Atmos: digital download; streaming.

*Fetrinelli sarà partner del progetto con l’allestimento di un pop-up store dedicato

nel negozio di Corso Buenos Aires a Milano.

 

1962-1966 (2023 Edition)

(2CD: stereo / Digital + Streaming: stereo & Dolby Atmos)

* = newly added track

CD1

1: Love Me Do (2023 Mix)

2: Please Please Me (2023 Mix)

3: I Saw Her Standing There (2023 Mix) *

4: Twist And Shout (2023 Mix) *

5: From Me To You (2023 Mix)

6: She Loves You (2023 Mix)

7: I Want To Hold Your Hand (2023 Mix)

8: This Boy (2023 Mix) *

9: All My Loving (2023 Mix)

10: Roll Over Beethoven (2023 Mix) *

11: You Really Got A Hold On Me (2023 Mix) *

12: Can’t Buy Me Love (2023 Mix)

13: You Can’t Do That (2023 Mix) *

14: A Hard Day’s Night (2023 Mix)

15: And I Love Her (2023 Mix)

16: Eight Days A Week (2023 Mix)

17: I Feel Fine (2023 Mix)

18: Ticket To Ride (2023 Mix)

19: Yesterday (2023 Mix)

CD2

1: Help! (2023 Mix)

2: You’ve Got To Hide Your Love Away (2023 Mix)

3: We Can Work It Out (2023 Mix)

4: Day Tripper (2023 Mix)

5: Drive My Car (2023 Mix)

6 Norwegian Wood (This Bird Has Flown) (2023 Mix)

7: Nowhere Man (2023 Mix)

8: Michelle (2023 Mix)

9: In My Life (2023 Mix)

10: If I Needed Someone (2023 Mix) *

11: Girl (2023 Mix)

12: Paperback Writer (2022 Mix)

13: Eleanor Rigby (2022 Mix)

14: Yellow Submarine (2022 Mix)

15: Taxman (2022 Mix) *

16: Got To Get You Into My Life (2022 Mix) *

17: I’m Only Sleeping (2022 Mix) *

18: Here, There And Everywhere (2022 Mix) *

19: Tomorrow Never Knows (2022 Mix) *

 

1967-1970 (2023 Edition)

(2CD: stereo / Digital + Streaming: stereo & Dolby Atmos)

* = newly added track

CD1

1: Strawberry Fields Forever (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

2: Penny Lane (2017 Mix)

3: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (2017 Mix)

4: With A Little Help From My Friends (2017 Mix)

5: Lucy In The Sky With Diamonds (2017 Mix)

6: Within You Without You (2017 Mix) *

7: A Day In The Life (2017 Mix)

8: All You Need Is Love (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

9: I Am The Walrus (2023 Mix)

10: Hello, Goodbye (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

11: The Fool On The Hill (2023 Mix)

12: Magical Mystery Tour (2023 Mix)

13: Lady Madonna (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

14: Hey Jude (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

15: Revolution (2023 Mix)

CD2

1: Back In The U.S.S.R. (2018 Mix)

2: Dear Prudence (2018 Mix) *

3: While My Guitar Gently Weeps (2018 Mix)

4: Ob-La-Di, Ob-La-Da (2018 Mix)

5: Glass Onion (2018 Mix) *

6: Blackbird (2018 Mix) *

7: Hey Bulldog (2023 Mix) *

8: Get Back (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

9: Don’t Let Me Down (2021 Mix)

10: The Ballad Of John And Yoko (2015 Stereo Mix / 2023 Dolby Atmos Mix)

11: Old Brown Shoe (2023 Mix)

12: Here Comes The Sun (2019 Mix)

13: Come Together (2019 Mix)

14: Something (2019 Mix)

15: Octopus’s Garden (2019 Mix)

16: Oh! Darling (2019 Mix) *

17: I Want You (She’s So Heavy) (2019 Mix) *

18: Let It Be (2021 Mix)

19: Across The Universe (2021 Mix)

20: I Me Mine (2021 Mix) *

21: The Long And Winding Road (2021 Mix)

22: Now And Then *

 

1962-1966 & 1967-1970 (2023 Editions) 4CD SLIPCASED SET

(‘Red’: CDs 1 & 2 / ‘Blue’: CDs 3 & 4)

(stereo / all 75 tracks as listed above)

 

1962-1966 + 1967-1970 (2023 EDITIONS) 6LP VINYL SLIPCASED SET

(1962-1966: LPs 1-3 / 1967-1970: LPs 4-6)

(stereo / 1962-1966 3LP Vinyl & 1967-1970 3LP Vinyl = same track sequencing for each as listed below)

LP1 (‘Red’)

Side A:

1: Love Me Do (2023 Mix)

2: Please Please Me (2023 Mix)

3: From Me To You (2023 Mix)

4: She Loves You (2023 Mix)

5: I Want To Hold Your Hand (2023 Mix)

6: All My Loving (2023 Mix)

7: Can’t Buy Me Love (2023 Mix)

Side B:

1: A Hard Day’s Night (2023 Mix)

2: And I Love Her (2023 Mix)

3: Eight Days A Week (2023 Mix)

4: I Feel Fine (2023 Mix)

5: Ticket To Ride (2023 Mix)

6: Yesterday (2023 Mix)

LP2 (‘Red’)

Side A:

1: Help! (2023 Mix)

2: You’ve Got To Hide Your Love Away (2023 Mix)

3: We Can Work It Out (2023 Mix)

4: Day Tripper (2023 Mix)

5: Drive My Car (2023 Mix)

6: Norwegian Wood (This Bird Has Flown) (2023 Mix)

Side B:

1: Nowhere Man (2023 Mix)

2: Michelle (2023 Mix)

3: In My Life (2023 Mix)

4: Girl (2023 Mix)

5: Paperback Writer (2022 Mix)

6: Eleanor Rigby (2022 Mix)

7: Yellow Submarine (2022 Mix)

LP3 (Bonus ‘Red’ LP)

Side A:

1: I Saw Her Standing There (2023 Mix)

2: Twist And Shout (2023 Mix)

3: This Boy (2023 Mix)

4: Roll Over Beethoven (2023 Mix)

5: You Really Got A Hold On Me (2023 Mix)

6: You Can’t Do That (2023 Mix)

Side B:

1: If I Needed Someone (2023 Mix)

2: Got To Get You Into My Life (2022 Mix)

3: I’m Only Sleeping (2022 Mix)

4: Taxman (2022 Mix)

5: Here, There And Everywhere (2022 Mix)

6: Tomorrow Never Knows (2022 Mix)

LP4 (‘Blue’)

Side A:

1: Strawberry Fields Forever (2015 mix)

2: Penny Lane (2017 mix)

3: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (2017 Mix)

4: With A Little Help From My Friends (2017 Mix)

5: Lucy In The Sky With Diamonds (2017 Mix)

6: A Day In The Life (2017 Mix)

7: All You Need Is Love (2015 Mix)

Side B:

1: I Am The Walrus (2023 Mix)

2: Hello, Goodbye (2015 Mix)

3: The Fool On The Hill (2023 Mix)

4: Magical Mystery Tour (2023 Mix)

5: Lady Madonna (2015 Mix)

6: Hey Jude (2015 Mix)

7: Revolution (2023 Mix)

LP5 (‘Blue’)

Side A:

1: Back In The U.S.S.R. (2018 Mix)

2: While My Guitar Gently Weeps (2018 Mix)

3: Ob-La-Di, Ob-La-Da (2018 Mix)

4: Get Back (2015 Mix)

5: Don’t Let Me Down (2021 Mix)

6: The Ballad Of John And Yoko (2015 Mix)

7: Old Brown Shoe (2023 Mix)

Side B:

1: Here Comes The Sun (2019 Mix)

2: Come Together (2019 Mix)

3: Something (2019 Mix)

4: Octopus’s Garden (2019 Mix)

5: Let It Be (2021 Mix)

6: Across The Universe (2021 Mix)

7: The Long And Winding Road (2021 Mix)

LP6 (Bonus ‘Blue’ LP)

Side A:

1: Now And Then

2: Blackbird (2018 Mix)

3: Dear Prudence (2018 Mix)

4: Glass Onion (2018 Mix)

5: Within You Without You (2017 Mix)

Side B:

1: Hey Bulldog (2023 Mix)

2: Oh! Darling (2019 Mix)

3: I Me Mine (2021 Mix)

4: I Want You (She’s So Heavy) (2019 Mix)

Springsteen - Claudio Trotta - Jam TV

Springsteen in Italia: parla Claudio Trotta

Claudio Trotta, storico promoter di Springsteen in Italia, dice la sua dopo le polemiche suscitate dalle date del 2023 nel nostro Paese

 

È ufficiale: Bruce Springsteen sarà in Italia per due date allo Stadio San Siro di Milano il 1° e il 3 giugno 2024 (qui la notizia riportata nel dettaglio). Noi abbiamo voluto incontrare Claudio Trotta, lo storico promoter di Springsteen, che dal 1999 è appunto responsabile con la sua Barley Arts delle tournée e dei concerti del Boss in Italia. Come ricorderete, le date del 2023 a Ferrara, Roma e Monza avevano suscitato parecchie polemiche e Trotta ha voluto fare il punto della situazione.

 

Tornando alle nuove date annunciate a San Siro, a partire dalle ore 11:00 di venerdì 3 novembre, i biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su livenation.it.

 

La vendita generale dei biglietti sarà aperta alle ore 12:00 di lunedì 6 novembre su ticketmaster.it, ticketone.it e vivaticket.com.

 

Nuove date europee annunciate:

May 5 – Cardiff, Wales @ Principality Stadium(On-sale: Friday, Nov. 3 at 10am*)

May 9 – Belfast, Northern Ireland @ Boucher Road(On-sale: Monday, Nov. 6 at 8am*)

May 12 – Kilkenny, Ireland @ Nowlan Park (On-sale:Monday, Nov. 6 at 8am*)

May 16 – Cork, Ireland @ Páirc Uí Chaoimh (On-sale:Monday, Nov. 6 at 8am*)

May 19 – Dublin, Ireland @ Croke Park (On-sale:Monday, Nov. 6 at 8am*)

May 22 – Sunderland, England @ Stadiumof Light (On-sale Friday, Nov. 3 at 10am*)

May 25 – Marseille, France @ OrangeVélodrome (On-sale Tuesday, Nov. 7 at 10am*)

May 28 – Prague, Czech Republic @ Airport Letnany(On-sale Friday, Nov. 3 at 10am*)

June 1 – Milan, Italy @ San Siro Stadium (On-sale Monday, Nov. 6 at 12pm*)

June 3 – Milan, Italy @ San Siro Stadium (On-saleMonday, Nov. 6 at 12pm*)

June 12 – Madrid, Spain @ CívitasMetropolitano (On-sale Tuesday, Nov. 7 at 10am*)

June 14 – Madrid, Spain @ CívitasMetropolitano (On-sale Tuesday, Nov. 7 at 10am*)

June 20 – Barcelona, Spain @ EstadiOlímpic (On-sale Tuesday, Nov. 14 at 10am*)

June 27 – Nijmegen, Netherlands @ Goffertpark (On-saleFriday, Nov. 3 at 9am*)

July 2 – Werchter, Belgium @ Werchter Park (On-saleFriday, Nov. 3 at 10am*)

July 5 – Hannover, Germany @ Heinz vonHeiden Arena (On-sale Wednesday, Nov. 8 at 10am*)

July 9 – Odense, Denmark @ Dyrskuepladsen (On-saleThursday, Nov. 2 at 10am*)

July 12 – Helsinki, Finland @ OlympicStadium (On-sale Monday, Nov. 6 at 11am*)

July 15 – Stockholm, Sweden @ FriendsArena (On-sale Friday, Nov. 3 at 10am*)

July 18 – Stockholm, Sweden @ FriendsArena (On-sale Friday, Nov. 3 at 10am*)

July 21 – Bergen, Norway @ Dokken (On-saleMonday, Nov. 6 at 10am*)

July 25 – London, England @ WembleyStadium connected by EE (On-sale Friday, Nov. 3 at 10am*)

*Tutti gli orari sono locali

 

Date già annunciate in Nord America:

Biglietti disponibili limitati.

March 19 – Phoenix, AZ @ FootprintCenter

March 25 – San Diego, CA @ PechangaArena

March 28 – San Francisco, CA @ ChaseCenter

March 31 – San Francisco, CA @ ChaseCenter

April 4 – Inglewood, CA @ KiaForum

April 7 – Inglewood, CA @ KiaForum

April 12 – Uncasville, CT @ Mohegan SunArena

April 15 – Albany, NY @ MVP Arena

April 18 – Syracuse, NY @ JMA WirelessDome

April 21 – Columbus, OH @ NationwideArena

Aug. 15 – Pittsburgh, PA @ PPG PaintsArena

Aug. 18 – Pittsburgh, PA @ PPG PaintsArena

Aug. 21 – Philadelphia, PA @ CitizensBank Park

Aug. 23 – Philadelphia, PA @ CitizensBank Park

Sept. 7 – Washington, DC @ NationalsPark

Sept. 13 – Baltimore, MD @ Oriole Parkat Camden Yards

Oct. 31 – Montreal, Quebec @ CentreBell

Nov. 3 – Toronto, Ontario @ ScotiabankArena

Nov. 6 – Toronto, Ontario @ Scotiabank Arena

Nov. 9 – Ottawa, Ontario @ Canadian Tire Centre

Nov. 13 – Winnipeg, Manitoba @ CanadaLife Centre

Nov. 16 – Calgary, Alberta @ ScotiabankSaddledome

Nov. 19 – Edmonton, Alberta @ RogersPlace

Nov. 22 – Vancouver, British Columbia @Rogers Arena

 

Per maggiori informazioni: https://brucespringsteen.net/

 

Eric Steckel - Tennessee - Live - Jam TV

Eric Steckel – Tennessee (Live)

Tennessee live per Eric Steckel con la sua voce e la sua chitarra negli studi di Jam TV. Il chitarrista sarà presto in Italia per due live

 

Eric Steckel ci fa ascoltare Tennessee live nei nostri studi. Il brano fa parte del suo album Polyphonic Prayer del 2018 ed è contenuto anche nel suo nuovo album The Steakhouse Sessions: Vol. 1 che il chitarrista presenterà in Italia venerdì 3 novembre 2023 al Crossroads Live Club di Roma e sabato 4 novembre all’Auditorium delle Scuole Primarie di Chiari (BS). I biglietti per gli show sono in vendita su Vivaticket (Roma), Ticketone e Ticketmaster (Chiari).

In un’epoca in cui pedaliere, laptop e suoni campionati sono diventati all’ordine del giorno, Eric Steckel va controcorrente e riporta i suoi ascoltatori ai tempi in cui le chitarre venivano suonate a tutto volume con enormi amplificatori. Acclamato da molti come l’astro nascente del blues rock, Eric dà vita a performance potenti che hanno ipnotizzato il pubblico di oltre 25 paesi. Steckel porta sul palco un’energia e una passione che non deludono mai ed è un’artista assolutamente imperdibile per i fan del rock vintage.

Pochi giovani chitarristi possono vantare l’impressionante curriculum di Eric Steckel. Il suo album di debutto A Few Degrees Warmer è stato registrato dal vivo nell’aprile 2002, quando aveva solo 11 anni. Poco tempo dopo partecipa al Sarasota Blues Festival del 2003, dove il suo set è sulla bocca di tutti: prima della fine della serata, la leggenda del blues rock britannico John Mayall lo presenta come il più giovane chitarrista mai salito sul palco con i Bluesbreakers. La collaborazione con Mayall prosegue nel 2004, anno in cui Eric apre il suo tour in Nord Europa, e nel 2007 partecipa alle registrazioni di Road Dogs.

Dopo 20 anni di carriera sul palco e in studio, Eric si impegna a offrire la sua miscela distintiva di blues metal a tutti gli appassionati della sei corde del mondo.

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