09/03/2022

Kai Schäfer e il suo omaggio alla musica e ai vinili con la serie di foto “WorldRecords”. Intervista

“WorldRecords”: un omaggio alla musica, alla storia della musica stessa e ai vinili realizzato da Kai Schäfer. La nostra intervista al fotografo tedesco

I vinili nella prima o nella seconda edizione del paese d’origine degli artisti o dei gruppi che li hanno incisi abbinati ognuno a un giradischi della stessa epoca della loro pubblicazione: è questa l’idea alla base della serie WorldRecords, un omaggio alla musica, alla storia della musica stessa e ai vinili, realizzato da Kai Schäfer (qui su Artsy.net una selezione delle sue opere). Il fotografo tedesco ha unito così le sue passioni per musica e fotografia e allora abbiamo voluto cominciare proprio da qui la nostra chiacchierata con lui.Kai Schäfer ha incontrato tanti artisti, tra cui Metallica o Motörhead, che nelle stesse occasioni hanno firmato peraltro le sue foto… noi però ci siamo fatti raccontare dal fotografo com’è andata quando si è ritrovato faccia a faccia con Lou Reed e come è avvenuto l’incontro dopo un concerto alla fine del quale ha potuto scambiare qualche battuta con i B-52s.

Tra gli scatti più particolari di WorldRecords c’è senz’altro quello di Nevermind dei Nirvana, non solo per il vinile e per il giradischi immortalati, ma anche per altri dettagli…

Unico vinile italiano della serie per ora è solo Albachiara di Vasco Rossi, ma Kai Schäfer ci ha raccontato di volerne fotografare altri e di voler incontrare personalmente alcuni artisti italiani, per organizzare magari grazie a loro o comunque grazie alle loro firme sui suoi scatti qualche asta di beneficenza.

Infine, dopo la mostra alla Masterpiece Art di Londra, appena conclusasi e che è stata organizzata dal suo rappresentante in Italia, Matthias Ritter di Opus in Artem, ci sono altri progetti di questo tipo tra i prossimi impegni; a tal proposito è infatti già in programma una mostra dal 27 agosto al 18 settembre 2022 al Kunsthaus sans-titre di Potsdam in Germania, in attesa di poter incontrare nuovamente gli artisti ai loro concerti.

Qui di seguito l’intervista (e, se lo ritenete opportuno, sono disponibili i sottotitoli in italiano e potete attivarli tramite l’apposita opzione di YouTube):

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