15/05/2016

David Bowie is (coming to Bologna)

La mostra che ha accolto circa 1.500.000 visitatori in tutto il mondo approda a Bologna dal 14 luglio al 13 novembre 2016
Quella di Bologna sarà l’unica tappa in Italia e l’ultima in Europa (almeno per il momento). Poi ancora in giro per il mondo, a partire da Tokyo. È David Bowie is ed è la mostra in onore del Duca Bianco partita dal Victoria&Albert Museum di Londra nel 2013, dopo il ritorno discografico con il penultimo album di inediti The Next Day. I 50 anni di carriera dell’artista scomparso lo scorso 10 gennaio vengono raccontati attraverso più di 300 oggetti personali, selezionati direttamente dall’archivio di Bowie e già esposti anche a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen. Soltanto i visitatori di Londra sono stati circa 300.000, ma contando pure quelli delle altre città si è arrivati quasi a 1.500.000. Adesso, per continuare tale celebrazione, tocca a Bologna. David Bowie is avrà luogo infatti dal 14 luglio al 13 novembre 2016 al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
 
Nel corso della conferenza stampa di ieri pomeriggio introdotta da Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente Istituzione Bologna Musei, si è sottolineato come la mostra abbia assunto un valore diverso dopo la triste dipartita del Duca Bianco. «Una celebrazione dell’arte di David Bowie, ma anche un omaggio a un uomo immenso nell’ossessione della ricerca di se stesso» – dice proprio Sassoli de Bianchi.
Presente nella sala conferenze del MAMbo anche Victoria Broackes, curatrice, insieme a Geoffrey Marsh, della mostra per conto del Dipartimento del Teatro e Performance del Victoria&Albert Museum. La Broackes ha spiegato com’è strutturata David Bowie is e in particolare si è soffermata sull’idea alla base dell’esposizione, che non è cioè quella di raccontare l’artista dal punto di vista biografico, ma quella di esaltare la sua stessa arte a partire da ciò che lo ha ispirato. Il tutto si concretizza in dischi, poster, fogli su cui sono stati composti originariamente i pezzi di maggior successo a partire da Space Oddity e Life On Mars? e 60 abiti indossati da Bowie in epoche diverse e creati per lui da Freddie Burretti, Kansai Yamamoto, Alexander McQueen e molti altri.
Non c’è una divisione rigida tra i vari aspetti, ma ogni sezione della mostra comprende più oggetti collegati tra loro. In generale appare molto nutrito anche l’elemento video, dai videoclip veri e propri, ai live, sino ad alcuni frammenti in cui il Duca Bianco appare nelle vesti di attore di cinema e di teatro. Gli schermi, gli oggetti, gli abiti si ritrovano esposti man mano in spazi che divengono sempre più grandi e la multimedialità della mostra viene valorizzata dalle cuffie Sennheiser fornite all’ingresso ad ogni visitatore. Ogni ambiente dell’esposizione infatti ha uno o più suoni: spesso si tratta di un brano, in altri casi si possono ascoltare frammenti di interviste o altro ancora… appena ci si avvicina cioè agli oggetti esposti, il visitatore può ascoltare il suono ad essi collegato e che passa automaticamente attraverso le cuffie.
Victoria Broackes verso fine conferenza fa sapere anche che stanno valutando se inserire qualche oggetto in particolare per la mostra di Bologna e che inoltre stanno aggiungendo oggetti/sistemando la parte dedicata all’ultimo album Blackstar.
 
I biglietti per la mostra sono già in vendita e per qualsiasi informazione è possibile consultare il sito www.davidbowieis.it.
David Bowie is coming to Bologna.
 

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