David Bowie – Parigi gli ha dedicato una strada
Per l’anniversario dalla nascita e dalla scomparsa di David Bowie Parigi gli ha intitolato una strada e poi, per il Record Store Day…
Ci manca anche perché negli ultimi anni, quasi a sorpresa, era tornato con nuova musica e con nuovi album. Da quando è venuto a mancare, poi, nei giorni tra l’8 e il 10 gennaio, a maggior ragione si ricorda David Bowie.
Ebbene, l’8 gennaio di quest’anno, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 77° compleanno, nel distretto sud-est di Parigi, è stata inaugurata una strada che porta il suo nome. Passeggiando per la capitale francese, infatti, da qualche giorno si può imboccare Rue David Bowie, una strada fortemente voluta da Jérôme Coumet, sindaco del 13esimo arrondissement e grande fan bowiano dichiarato. Dopo la sua proposta del 2020, ora Rue David Bowie è una via di 50 metri situata nei pressi di alcuni moderni edifici, tra cui le sedi del quotidiano Le Monde e del settimanale L’Obs, ex Le Nouvel Observateur fino al 2014. Lì vicino c’è anche la stazione ferroviaria di Austerlitz e si tratta di una strada nuova creata di recente e nell’ambito di un rinnovamento del quartiere. Rue David Bowie non ha rimpiazzato una via che precedentemente aveva un altro nome, insomma, ed è la prima strada che porta il nome di colui che ci ha lasciato il 10 gennaio 2016. I suoi legami con Parigi riguardano principalmente il suo primo concerto fuori dal Regno Unito all’età di 18 anni e poi sulle rive della Senna fece la proposta di matrimonio alla sua futura seconda moglie Iman che poi avrebbe sposato il 6 giugno 1992 a Firenze.
Le celebrazioni sono poi proseguite con un’esposizione curata da due amici di Bowie, il fotografo Geoff MacCormack e il pittore George Underwood: quest’ultimo è quello che in adolescenza diede un pugno nell’occhio sinistro a David Bowie a seguito di una lite per una ragazza e gli cambiò per sempre i connotati; risultato: due occhi di colore diverso dal punto di vista estetico a causa della midriasi permanente, cioè la dilatazione perenne della pupilla di sinistra. I due sarebbero rimasti amici anche dopo l’episodio e George Underwood farà parte del team creativo per la realizzazione delle copertine di Hunky Dory e The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars. A proposito di quest’ultimo album ci sono allora novità bowiane anche dal punto di vista discografico, perché, com’è ormai consuetudine, l’8 gennaio viene annunciata sempre qualche uscita e quindi è attesa per il 20 aprile di quest’anno, 2024, in occasione del Record Store Day, la pubblicazione di uno speciale vinile in edizione limitata di David Bowie dal titolo Waiting In The Sky (Before The Starman Came To Earth).
Il lavoro è tratto dai nastri dei Trident Studios di Londra in cui Bowie aveva registrato, tra gli altri, The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars e contiene la tracklist provvisoria di quell’album prima che poi venisse pubblicato nel 1972. Ci sono quindi pezzi che non avrebbero fatto parte della versione definitiva dell’album e che poi avrebbero visto la luce come b-side di alcuni singoli come ad esempio Round And Round, cover di Chuck Berry, al posto di Starman, e poi ci sono Amsterdam, Holy Holy e Velvet Goldmine, mentre nell’album definitivo avremmo ascoltato Suffragette City e Rock ‘n’ Roll Suicide, oltre alla cover di Ron Davies di It Ain’t Easy, che originariamente avrebbe dovuto far parte dell’album precedente, Hunky Dory.
Ci mancano tanti grandi artisti che non sono più tra noi e allora ci manca senz’altro anche David Bowie, ma come per tutti i grandi artisti la sua musica rimarrà per sempre e noi non potremo far altro che continuare ad ascoltarla.