David Bowie – “Five years, that’s all we’ve got…”
Due cover “inedite”, un concerto tributo con tanti ospiti prestigiosi e “Lazarus” in streaming, il nuovo documentario “David Bowie – London Boy” e un account TikTok ufficiale: tante le iniziative per ricordare David Bowie a 74 anni dalla sua nascita e a quasi cinque dalla sua scomparsa
Oggi, 8 gennaio 2021, David Bowie avrebbe compiuto 74 anni, mentre il 10 gennaio ricorreranno i cinque anni dalla sua morte.
Inevitabile che siano sempre tante le iniziative per ricordare un artista del genere, a partire dalle due cover pubblicate proprio oggi (e di cui avevamo già parlato qui): si tratta di Mother di John Lennon e di Tryin’ To Get To Heaven di Bob Dylan. I due brani in questione sono già noti ai fan perché già disponibili in versioni non ufficiali in rete, ma adesso sono usciti in maniera effettiva sia in streaming che in vinile 7 pollici in edizione limitata (8147 copie, di cui 1000 color crema).
Mother era stata registrata da David Bowie tra il 1997 e il 1998 per un tributo a Lennon che non è mai stato pubblicato. Il brano è prodotto dallo stesso Bowie e da Tony Visconti e Reeves Gabrels, che peraltro vi suonano rispettivamente basso e chitarra, mentre al piano c’è Jordan Ruddess dei Dream Theater, alla batteria Andy Newmark e ai cori Richard Barone.
Tryin’ To Get To Heaven era stato inciso nel febbraio 1998 durante il mixaggio dell’album LiveAndWell.com, è prodotto e suonato da Bowie con Gabrels e Mark Plati e vede tra i musicisti anche Gail Ann Dorsey al basso e Zach Alford alla batteria.
La foto di copertina per il nuovo vinile era stata realizzata dallo stesso Bowie, ritrae la mano della figlia Lexie e fu utilizzata come cartolina messa in vendita per l’ente benefico Crusaid circa vent’anni fa.
Dopo aver condiviso tante volte il palco con David Bowie sin dal fortunato tour di Ziggy Stardust, e dopo aver organizzato la serie di concerti Celebrating David Bowie insieme ai vari ex musicisti dell’artista che si sono via via avvicendati nei vari live in giro per il mondo per ricordarlo con la sua musica, il pianista Mike Garson ha voluto allestire un live dello stesso tipo, ma con tanti ospiti in più tra amici e artisti che hanno conosciuto Bowie o che hanno collaborato con lui. Sono già stati annunciati per l’evento: Duran Duran, Trent Reznor, Taylor Momsen, William Corgan, Gail Ann Dorsey, Ricky Gervais, Yungblud, Peter Frampton, Adam Lambert, Earl Slick, Corey Taylor, Boy George, Dave Navarro, Charlie Sexton, Michael C. Hall, Rick Wakeman, Macy Gray, Dave Sanborn, Lzzy Hale, Ian Hunter, Andra Day, Perry Farrell, Joe Elliott, Tony Visconti, Taylor Hawkins, Atticus Ross, Anna Calvi, Chris Chaney, Ian Astbury, Catherine Russell, Gary Barlow, Judith Hill, Lena Hall, Corey Glover, Bernard Fowler, Chris Chaney. A Bowie Celebration: Just For One Day!, questo il nome del concerto, sarà insomma un evento ricco di sorprese e sarà rigorosamente in streaming come avviene abitualmente in questo periodo a causa del Covid-19. I biglietti si possono acquistare qui. Il live sarà visibile solo per 24 ore in corrispondenza del fuso orario del Paese in cui si decide di seguirlo, per cui in Italia si potrà assistere al concerto dalle 03:00 del 10 gennaio alle 03:00 dell’11 gennaio.
Sempre a proposito di streaming, sarà visibile solo per tre spettacoli Lazarus, l’anteprima britannica della versione filmata del musical che include brani storici di Bowie ed altri scritti apposta per l’occasione e che danno anche il titolo allo spettacolo.
Lazarus, come noto, è il seguito de L’uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis, divenuto film nel 1976 con lo stesso Bowie che ricopriva il ruolo da protagonista.
L’evento sarà disponibile per tre giorni, a partire da oggi e con fusi orari diversi: per l’Italia l’8 e il 9 gennaio alle ore 20:00 e il 10 gennaio alle ore 16:00. Qui si possono acquistare i biglietti.
Anche in Italia si ricorderà David Bowie in questi giorni. David Bowie – London Boy è infatti il nuovo documentario di Rita Rocca che sarà trasmesso in prima visione il 10 gennaio alle ore 22.15 su Rai5. La pellicola è incentrata sulla storia di David Bowie dal 1947, anno della sua nascita, fino al 1973, quando cioè il fenomeno Ziggy Stardust raggiunge l’apoteosi a livello internazionale. Si arriverà dunque sino ai primi anni della carriera di Bowie, attraverso i luoghi frequentati in quei periodi dall’artista e le testimonianze di amici e collaboratori, tra cui quelle di Dana Gillespie, Lindsay Kemp e Rick Wakeman. Si potranno poi ascoltare brani e demo poco noti al grande pubblico e che riguardano i primi passi in ambito musicale per Bowie e saranno disponibili scatti inediti da archivi privati e da quelli di fotografi come Philippe Auliac e Vernon Dewhurst, oltre che illustrazioni di tre giovani artiste, vale a dire Hyrtis (Francia), Sara Captain (Regno Unito) e Alice Rovai (Italia).
Rita Rocca, giornalista e film-maker Rai, nonché attualmente conduttrice radiofonica e giornalista del GR Rai, si era già occupata di Bowie nel 2018 con il docufilm Bowienext: Nascita di una galassia e l’anno successivo con il libro Bowienext: Interviste, ricordi e testimonianze sull’Uomo delle Stelle, scritto insieme a Francesco Donadio.
Il nuovo documentario tutto italiano è prodotto dalla Rai per la serie InScena e sarà disponibile anche su RaiPlay.
Ultima curiosità: proprio oggi, giorno in cui avrebbe compiuto 74 anni, è stato aperto un account ufficiale di David Bowie su TikTok e domenica 10 gennaio si potrà celebrare l’artista, a cinque anni esatti dalla sua scomparsa, utilizzando il brano Starman per i propri post sui social network con l’apposito hashtag #TheStarman.
“Five years, that’s all we’ve got…“