24/02/2024

Julien Temple Day il 2 marzo al SeeYouSound 2024

Quattro documentari di Julien Temple al SEEYOUSOUND International Music Film Festival di Torino. Il regista sarà presente sabato 2 marzo alla decima edizione della rassegna attualmente in corso e nell’occasione riceverà un premio alla carriera

 

Dopo essere già stato ospite nel 2020, torna al SEEYOUSOUND International Music Film Festival Julien Temple. In questa decima edizione della rassegna attualmente in corso a Torino, il regista riceverà inoltre un premio alla carriera. Temple sarà protagonista al SeeYouSound sabato 2 marzo, giorno in cui saranno proiettati nella Sala Soldati 3 del Cinema Massimo alcuni suoi documentari del ciclo BBC Archives Rarities.

Si comincia alle 15:00 con The Clash ’77 – New Year’s Eve: il 1° gennaio 1977 Joe Strummer e soci inaugurano il Roxy Club di Londra, il primo giorno di un anno fondamentale per il punk inglese. Il locale avrebbe chiuso nell’aprile 1978, ma sarebbe stato comunque teatro di quella svolta definitiva musicale, culturale e di costume. Tra le prove di brani ancora in forma embrionale e il live del gruppo al Roxy, in questo documentario del 2015 si comprende anche la forza dei Clash che stanno già trovando una propria strada dopo aver aperto alcuni concerti dei Sex Pistols, compresi quelli dell’Anarchy Tour in cui le date effettive sono state poche per la difficile gestione di Johnny Rotten e del resto della band, ospite peraltro un mese prima in tv nel programma Today di Bill Grundy, tra mille polemiche per l’atteggiamento indisponente e le parolacce pronunciate in diretta. Temple ci fa vedere con le sue riprese dell’epoca i Clash nel momento in cui non hanno ancora pubblicato nemmeno il loro primo album, che sarebbe uscito ad aprile di quello stesso anno.

Si prosegue alle 16:30 con Never Mind the Baubles – A Christmas with Sex Pistols: il 25 dicembre 1977 i Sex Pistols suonano al nightclub Ivanhoe di Huddersfield; è un concerto per beneficenza per i bambini, figli dei vigili del fuoco locali in sciopero da giorni. Sarebbe stato l’ultimo concerto in Inghilterra per i Sex Pistols. Il gruppo si scioglierà di fatto dopo il live del 14 gennaio 1978 a San Francisco. Alcune immagini dell’ultimo live della band in Terra d’Albione sono presenti anche nel film documentario del 2000 The Filth and the Fury dello stesso Julien Temple e in un cortometraggio del 2008 di Peter Spence. È un contesto inusuale, considerando soprattutto quello che rappresentano i Sex Pistols con i loro comportamenti irriverenti, ampiamente sottolineati in quel periodo dai tabloid inglesi. La contrapposizione tra un’Inghilterra antica e conservatrice, rispetto al dirompente fenomeno punk è inoltre ben presente in questo documentario del 2013. Spesso censurata, allontanata, osteggiata, qui la band appare molto diversa con il giovanissimo pubblico, poi coinvolto in una simpatica rissa di torte e altro cibo in faccia, rispetto a come viene descritta solitamente. Ricordano quei momenti, con alcune interviste realizzate per l’occasione, Johnny Rotten, Steve Jones e Paul Cook dei Sex Pistols.

Alle 18:15 è la volta di Keith Richards – The Origin of Species: il chitarrista dei Rolling Stones racconta i suoi primi vent’anni, dalle prime difficoltà dovute al fatto di essere nato durante la Seconda Guerra Mondiale, fino ai primi aspetti positivi del boom economico nel periodo successivo alla fine del conflitto. Non ci sono i tipici eccessi che hanno contribuito a rendere Richards ancora oggi una leggenda vivente, c’è lui come narratore in una lunga intervista in primo piano che si contrappone a immagini d’epoca e altre foto di famiglia. In questo documentario del 2016 c’è insomma Keith Richards prima dei Rolling Stones, già propenso ad abbracciare il rock in maniera carnale, ma ancora non inserito nel contesto che lo vede tuttora in tour con la band. La musica degli Stones è solo un richiamo per capire chi sarebbe diventato e fa da sfondo a un racconto pacato e sicuramente inaspettato, considerando il personaggio.

Il Julien Temple Day si chiude con la proiezione alle 20:45 di It’s all true, in cui sono presenti tra gli altri Ray Davies, Grace Jones, Boy George, Mel Brooks e Orson Welles. Quest’ultimo è anche ispiratore del titolo perché It’s all true è anche il nome di un suo film incompiuto del 1942. In questo documentario del 1983 si parla dello stato dell’industria video e dell’influenza che ha avuto sul mondo in cui viviamo con tanti brevi segmenti, molti dei quali con cameo di celebrità.

 

Ci ha raccontato la storia dei Sex Pistols ne La grande truffa del Rock ‘n’ Roll, fino a quella più recente di Shane MacGowan in Crock Of Gold – A Few Rounds With Shane MacGowan, documentario proiettato peraltro al SeeYouSound nel 2021. E poi non si può non citare Absolute Beginners e non si può non tener conto dei suoi videoclip e dei suoi documentari, come i quattro in programma in questa edizione del Festival di Torino che unisce musica e cinema, utili a comprendere una parte interessante del lavoro svolto in tutti questi anni da Julien Temple.

Julien Temple - SeeYouSound 2024

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