30/09/2021

David Bowie – In arrivo “l’album perduto” “Toy” (prima in un cofanetto più ampio e poi in uno dedicato)

“Toy” sta per essere pubblicato ufficialmente e uscirà prima a novembre in “Brilliant Adventure (1992-2001)”, quinto capitolo che ripercorre la carriera di David Bowie, e sarà poi contenuto in un cofanetto specifico in uscita a gennaio 2022 (con numerose chicche)
Doveva uscire nel 2001, poi in realtà apparve su Internet in una versione non ufficiale dieci anni dopo, ma di fatto non è mai stato pubblicato. Stiamo parlando di Toy, album di David Bowie registrato dal vivo in studio con i suoi musicisti dopo la performance trionfale a Glastonbury del 2000. Il lavoro non sarebbe più stato pubblicato per divergenze tra Bowie e la sua casa discografica dell’epoca, la Virgin. Toy si chiude con l’inedita Toy (Your Turn To Drive) e per il resto contiene nuove versioni di brani originariamente incisi dall’artista tra il 1964 e il 1971, compresa quella di You’ve Got A Habit Of Leaving, già disponibile; il brano fu pubblicato per la prima volta nel 1965 a nome Davy Jones, mentre non fu accreditata nell’occasione la sua band di quel periodo, i Lower Third. Quella fu anche l’ultima volta in cui Bowie utilizzò ufficialmente il suo vero cognome prima di passare a quello d’arte, che tutti avremmo imparato a conoscere, per evitare il caso di omonimia con Davy Jones dei Monkees. Qui di seguito la nuova versione di You’ve Got A Habit Of Leaving:
 
 

 
Toy uscirà prima di tutto il prossimo 26 novembre all’interno di Brilliant Adventure (1992-2001), cofanetto ampio che sarà pubblicato nei formati da 11 cd o 18 lp, oltre che in digitale, nonché quinto capitolo della serie che ripercorre la carriera di David Bowie. Il titolo è preso dalla penultima traccia strumentale di ‘hours…’, album del 2000 che farà parte del cofanetto, così come Black Tie White Noise, The Buddha of Suburbia, 1.Outside ed Earthling. In Brilliant Adventure (1992-2001) ci saranno poi il live Bbc Radio Theatre, London, June 27, 2000 e la raccolta di b-sides, versioni alternative e tracce non presenti negli album che caratterizza sempre questa serie di uscite bowiane dal titolo RE:CALL 5.
Non mancheranno ovviamente le chicche per collezionisti e appassionati, come ad esempio le 84 pagine del libro di accompagnamento per la versione cd e 128 per quella in vinile con foto e note tecniche scritte personalmente dai produttori di quegli album Brian Eno, Nile Rodgers, Reeves Gabrels e Mark Plati.
 
Toy si potrà poi ascoltare nella sua interezza anche in un cofanetto dedicato, Toy:Box, che uscirà il 7 gennaio 2022 in versione da 3 cd (o 6 vinili): il primo contiene appunto l’album Toy, il secondo prevede mix alternativi e b-sides, mentre nel terzo saranno presenti mix Unplugged & Somewhat Slightly Electric di tredici tracce dell’”album perduto”. Spiega meglio il tipo di lavoro svolto a proposito del terzo cd il produttore Mark Plati: “Mentre stavamo registrando le tracce base Earl Slick suggerì che io e lui sovraincidessimo le chitarre acustiche su tutte le canzoni. Disse che questo era un trucco di Keith Richards, a volte queste chitarre diventavano parte integrante del brano, e altre volte erano più secondarie. Più tardi, durante il missaggio, David ha sentito una delle canzoni ridotta alla sola voce e alle chitarre acustiche; questo gli ha dato l’idea che avremmo dovuto fare dei missaggi scarni come quello e che forse un giorno sarebbero stati utili. Una volta che abbiamo messo un paio di altri elementi nel piatto, sembrava che potesse essere un disco completamente diverso. Sono stato fin troppo felice di finire quel progetto circa due decenni dopo il fatto”.
Plati ha inoltre avuto modo di affermare a proposito dell’“album perduto”: “Toy è come un istante di tempo cristallizzato in un’ambra di gioia, calore ed energia. È il suono di persone contente di fare musica. David ha rivisitato e riletto il proprio materiale di decenni prima attraverso l’esperienza e una nuova prospettiva – un parallelo che non mi è sfuggito quando l’ho rivisitato vent’anni dopo. Di tanto in tanto, era solito dire ‘Mark, questo è il nostro album’. Penso sapesse quanto fossi intimamente coinvolto in quel progetto assieme a lui. Sono felice di poter finalmente dire che ora appartiene a tutti noi”.
 

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